Piero Lacorazza, candidato primarie Pd, su petrolio e royalties

"Riaprire il confronto sulla questione petrolio è essenziale. Ma la cosa più importante è che la Basilicata sia unita: tutela ambientale, salute e lavoro, sviluppo economico e infrastrutture sono i temi intorno ai quali lo Stato e le compagnie petrolifere devono assumere impegni vincolanti. Nella crisi di oggi tutto appare più difficile, ma la Basilicata ha già dato prova di grandi capacità negoziali, e sono certo che riuscirà a farlo anche questa volta”. All’indomani dell’incontro avuto con gli amministratori locali della Val d’Agri insieme al presidente della Regione Vito De Filippo, Piero Lacorazza, candidato alle primarie del Pd, rilancia così la sua proposta sulla questione degli idrocarburi. Partendo da un assunto: “Non si può rinunciare al petrolio che si estrae a Viggiano e quello si estrarrà fra poco a Corleto. Ma ci si ferma qui. Non si deve estrarre in altri siti. La priorità assoluta- continua Lacorazza – è la tutela della salute dei cittadini che vivono nelle aree più prossime alle estrazioni, dove l’attività petrolifera presenta l’impatto maggiore. Questo significa migliorare il monitoraggio e i controlli, con un’Arpab autonoma e forte sul piano tecnico – scientifico, ma significa anche che nelle aree della legge 40 occorrono compensazioni di qualità. Un uso delle risorse concentrato su pochi progetti condivisi, in grado di garantire ai cittadini servizi migliori. In questo senso è fondamentale il ruolo dei sindaci, che hanno il delicato e difficile compito di rappresentare comunità molto colpite dalla crisi, che hanno sempre maggiori responsabilità e sempre meno risorse. Ma la frammentazione non aiuta. Ed ai sindaci torno a chiedere di stare uniti, di investire sulla gestione associata dei servizi, di studiare insieme una rimodulazione del Programma operativo, indirizzando per esempio le risorse verso l’edilizia sostenibile, perché con case riqualificate sicure, con la domotica, con materiali che fanno risparmiare energia si può vivere meglio, alimentando un indotto di attività produttive e di servizi da non sottovalutare”. “Stare uniti è indispensabile – aggiunge ancora il candidato alle primarie del centrosinistra – per guardare all’interesse generale della Basilicata. Che significa selezionare le infrastrutture essenziali per questa regione e per il Mezzogiorno – in queste ore ci sono segnali incoraggianti, ma occorre andare oltre – in termini di strade, ferrovie e banda larga. La Basilicata contribuisce in maniera decisiva al bilancio energetico dell’Italia, ma chiede legittimamente allo Stato di assumere impegni seri. Come seri e vincolanti devono essere gli impegni delle compagnie petrolifere sul piano occupazionale nelle aree di estrazione e nell’intera regione. Non penso solo al Centro oli – che pure è un problema – ma alla capacità di portare in Basilicata attività produttive che riguardano l’indotto, che chiamano in causa il trasferimento all’industria della ricerca scientifica, che riguardano le attività manifatturiere, le parti sociali e datoriali”. “Se saprà presentarsi unita al confronto che ci attende, raccogliendo a portando a sintesi il contributo di idee e di proposte delle forze politiche, dei sindaci, del mondo associativo, la Basilicata sarà più forte e allo stesso tempo più credibile nel rapporto con gli interlocutori. Questo, al di là delle divisioni e della dialettica che è propria del confronto politico, è anche ciò che si attendono i cittadini lucani, che reclamano una politica più concludente ed in grado di affrontare i problemi della Basilicata”.

bas 12

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