Il capogruppo di “Io amo la Lucania” ricorda di aver segnalato il caso con una interrogazione a marzo e dopo la presentazione del Piano afferma che “si continua a far poco”
"Lo avevamo segnalato già lo scorso marzo, attraverso un’interrogazione presentata alla luce dei dati Sdo 2005-2012 sull’assistenza ospedaliera, redatti dall’Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali) e dai quali emergeva come l’ospedale San Carlo di Potenza per la prestazione afferente al Bypass Aortocoronarico, fosse tra i peggiori d’Italia". È quanto afferma il capogruppo di "Io amo la Lucania" in Consiglio regionale, Alfonso Ernesto Navazio, che ricorda di aver chiesto allora "quali fossero immediate azioni intraprese dal governo regionale al fine di verificare quanto scritto nel piano e quali quelle che si volevano mettere in campo per contrastare un fenomeno del genere e riportare le prestazioni dell’ospedale San Carlo tra i nosocomi più virtuosi o quanto meno nella media nazionale. Dati che vennero pubblicati da autorevoli quotidiani nazionali come La Stampa, Il Sole24ore, Il Giornale, la Repubblica".
"Ieri, a distanza di due mesi dal nostro intervento – afferma ancora l'esponente politico -, se ne è discusso in un seminario tecnico dove è stato presentato dall’Agenas il Programma nazionale esiti (PNE). 'Le strutture della Basilicata godono di buona salute' ma resta 'la massima attenzione per elevare gli standard su tutti i fronti'. Questo è quanto è emerso dal seminario che si è svolto presso l’auditorium del San Carlo. 'La Politica sicuramente in prima fila per vigilare su questo processo', ha affermato De Filippo".
E allora sulla base di questi presupposti la domanda che si pone il consigliere Navazio, al termine del seminario, è che "al di là delle pagelle che vengono divulgate sugli ospedali peggiori piuttosto che su quelli che godono di alta credibilità, i dati ad oggi forniti arrivano al cittadino medio? E in che modo oltre che da chi se non da un’autorevole fonte giornalistica? Un cittadino che, privato di una giusta informazione da parte dell’ente preposto, non può contrapporsi alla stampa, per di più nazionale”.
“Perché l’assessore alla Sanità che peraltro ha parlato del rapporto come un punto di partenza per i processi di auditing clinico e per una valutazione sull’efficacia del sistema, insieme con il presidente De Filippo – continua Navazio – non si preoccupano di far comprendere senza troppi tecnicismi ma con azioni concrete la veridicità di dati troppo spesso allarmanti?”.
Il Presidente di Io Amo la Lucania chiese infatti nella sua interrogazione "di conoscere se il Dipartimento Salute fosse al corrente dello studio applicato e quindi se fosse stato informato dall’Agenas considerato che si tratta di un’agenzia consulente della Regione Basilicata". “Insomma – afferma Navazio dopo aver ascoltato le relazioni di De Filippo e di Martorano – si continua a far poco ed emerge così sempre di più il contrasto tra una pagella data e una voce che continua a non elevarsi per dire che qualcosa si sta facendo. O che si sta per fare. Forse!”.