Petrolio, Venezia: “la Regione deve dirci la verità”

L’esponente di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione urgente al presidente De Filippo per ottenere “informazioni ufficiali ed attendibili su quello che avviene nel sottosuolo regionale”

&ldquo;Il messaggio lanciato dal Comitato No-Triv, durante una recente conferenza stampa tenutasi a Policoro, &egrave; degno di nota perch&eacute; ha indicato nei dettagli l&#39;autentico assalto che l&rsquo;Alto Ionio sta subendo da parte di grandi e piccole compagnie petrolifere (alcune di esse sono soltanto delle semplici srl). Mentre prosegue la battaglia tra carte bollate, per ottenere i permessi per le esplorazioni, la comunit&agrave; lucana si interroga su determinati aspetti sui quali n&eacute; le istituzioni n&eacute; le compagnie petrolifere ci informano, ossia le reali ricadute ambientali del ciclo estrattivo e dei rifiuti da esso prodotto&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale Mario Venezia, esponente di Fratelli d&rsquo;Italia.<br /><br />&ldquo;Pochi mesi fa – aggiunge Rosa – &egrave; stato consegnato a noi consiglieri regionali un volume, il Local Report ENI 2012, una pubblicazione curata e dettagliata circa l&rsquo;attivit&agrave; e le conseguenze collegate alle estrazioni svolte in Val d&rsquo;Agri. Purtroppo, col senno di poi, questa sola ed unica pubblicazione non risponde a tante domande pesanti e ad oggi disattese&rdquo;.<br /><br />Venezia, che sull&rsquo;argomento ha presentato un&rsquo;interrogazione urgente al presidente De Filippo, si rivolge cos&igrave; al governatore lucano: &ldquo;Presidente De Filippo ogni tavolo o protocollo firmato tra le istituzioni lucane e le compagnie petrolifere sottintendono valori di trasparenza e salvaguardia dell&rsquo;ambiente, infatti il Vice Presidente del DIME (Distretto Meridionale &ndash; Eni ) dott. Ruggero Gheller parla in apertura del Local Report 2012 di &lsquo;costruzione comune del futuro della Basilicata&rsquo;. Bene Presidente, non Le chieder&ograve; la luna ma soltanto la verit&agrave; perch&eacute; &egrave; allarmante il silenzio dell&rsquo;ente regionale verso le continue paure e i legittimi sospetti che ormai da tempo affollano quotidianamente i mezzi d&rsquo;informazione locali, ed in troppi casi a parlare sono famosi studiosi che per la Basilicata non fanno che esprimere paura.<br />Presidente a quanto ammonta la reale produzione dei rifiuti estrattivi e dove vengono smaltiti? I pozzi reiniettori, come quello di Costa Molina 2, quanti sono e quali effetti hanno nell&rsquo;eccitazione delle microfaglie sottostanti? I nostri bacini idrografici, quindi tutta le rete di falde acquifere sotterranee, sono indenni dall&rsquo;attivit&agrave; estrattiva? Sono mai state effettuate indagini tomografiche e geosismiche volte a capire la resistenza dei pozzi in caso di sisma o microsisma? Presidente sia il Protocollo d&rsquo;Intesa del 1998 che il successivo aggiornamento dell&rsquo;ottobre 2012, chiamato Local Content, prevedono un puntuale e completo aggiornamento su tutto ci&ograve; che viene fatto in Val d&rsquo;Agri, una costante campagna d&rsquo;informazione di cui i cittadini lucani, ad oggi, non si sono accorti non perch&eacute; distratti ma per il motivo che nulla &egrave; stato fatto in questa direzione. Addirittura, caro Presidente De Filippo, mentre l&rsquo;ENI ha consegnato qualcosa a noi consiglieri, altre compagnie come Shell e Total non hanno approntato un bel niente in questa direzione, e sappiamo qualcosa su Tempa Rossa solo grazie alle inchieste giornalistiche o alla magistratura, ma nulla di pi&ugrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Presidente &ndash; continua ancora il consigliere dell&rsquo;opposizione – siamo di fronte ad una totale assenza di democrazia, perch&eacute; neanche noi consiglieri regionali di Basilicata riusciamo ad avere informazioni ufficiali ed attendibili su quello che avviene nel sottosuolo regionale: nulla di pi&ugrave; che un pugno di mosche, esattamente ci&ograve; che l&rsquo;attivit&agrave; estrattiva sta lasciando nelle mani dei lucani. Signor Presidente Lei ha l&#39;autorit&agrave; necessaria per chiarire le tante ombre che nascondono la questione, meglio l&#39;affaire, petrolio. Francamente non riusciamo a capire il perch&eacute; del suo silenzio e come cittadini ci auguriamo che non sia frutto di una precisa volont&agrave;: nascondere ai lucani i reali effetti di un&#39;attivit&agrave; estrattiva che in tutto il mondo crea ricchezza e solo in Basilicata danni all&#39;ambiente, alla salute, alla comunit&agrave;&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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