Il consigliere regionale del M5s, sulla vicenda trivelle nello Ionio, chiede a tutti i colleghi, presidenti e vice presidenti “di fare la stessa cosa per iniziare a lanciare segnali forti al Governo Renzi”
“Apprezzo le parole del consigliere regionale Bradascio, sono la conferma tardiva che il Movimento 5 stelle ha sempre avuto ragione. Qualcuno ha voluto dare credito ad un millantatore, ad un venditore di chiacchiere ed oggi la Basilicata tutta ne paga le conseguenze”.<br /><br />E’ quanto afferma il consigliere regionale del M5s Gianni Leggieri per il quale “credere alle promesse di Renzi e del ministro Guidi è stato come fidarsi delle parole del gatto e della volpe e, oggi, qualcuno sta facendo la figura del pinocchio di turno. Adesso però basta con le pseudo vie istituzionali e con il dialogo. Basta con le riunioni e i tavoli romani che non servono a nulla e non hanno prodotto alcun risultato concreto per i lucani. Basta con la politica supina adottata dal governatore Pittella rispetto alle mire colonialiste del padrone romano. E’ tempo di cambiare registro e di farlo con atti seri, concreti e tangibili”.<br /><br />“E’ il momento – continua – di schierarsi con coerenza e decisione dalla parte del popolo lucano per difendere questa terra. Siamo stati votati per rappresentare i cittadini lucani e non gli interessi di alcune multinazionali o di un partito politico. Siamo stati eletti per migliorare la situazione dei cittadini lucani, per risolvere i problemi di questa Regione e non per assistere inermi alla sua distruzione”.<br /><br />“A questo punto ritengo doveroso – dice Leggieri – rassegnare le mie dimissioni da vice presidente della IV commissione e chiedere a tutti i colleghi di fare lo stesso, presidenti e vice presidenti delle commissioni regionali dovrebbero dimettersi per iniziare a lanciare segnali forti. Allo stesso tempo, lancio un appello a tutti gli amministratori, siano essi comunali o regionali, siano essi semplici consiglieri o assessori e sindaci, se anche questa ennesima protesta non dovesse portare i risultati politici sperati, allora tutti insieme dovremmo avere il coraggio di rassegnare le nostre dimissioni di massa”.<br /><br />“Sarebbe uno scatto di orgoglio – conclude – di una intera classe politica, un gesto simbolico, ma non solo, che dovrebbe essere messo in atto da tutti, parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri comunali. Un modo forte per far sentire al presidente del Consiglio Renzi che questo popolo ha una sua dignità. Il modo migliore per dimostrare il dissenso totale rispetto alle scelte del Governo centrale, ma anche per far capire ai palazzi romani che noi siamo pronti a tutto per difendere questa Regione, la salute, l’ambiente, il territorio lucano. E poi non dimentichiamo che la nostra dignità è sicuramente più importante di una poltrona”.<br /><br />L.C.<br />