Petrolio, Bolognetti (Ri): al via campagna 'Riparti con Guido'

“Finita la campagna ‘riparti con Eni’, ecco che ci pensa Guido Viceconte ad indossare i panni di Scaroni, con Cosimo Latronico che si cala nella parte di Rocco Papaleo. I soliti malpensanti dicono che Viceconte e Latronico presenteranno il prossimo festival di Sanremo e che nel ruolo della velina d’eccezione potrebbe esserci addirittura Vincenzo Taddei”. Ad affermarlo Maurizio Bolognetti, segretario Radicali lucani. “E’ vero – continua –  il petrolio in Basilicata c’è, e tanto, ma non è detto che per questa presenza si debba ringraziare il padreterno. Questo strapparsi le vesti di fronte al tentativo di porre un freno ad un assalto, che potrebbe segnare la definitiva trasformazione della nostra regione in hub petrolifero, è rivelatore. L’unica vera vergogna è rappresentata dal fatto che in tutti questi anni c’è stata assenza o carenza di monitoraggi ambientali e di indagini epidemiologiche. Adesso, finalmente, sarà chiaro a tutti il perché di un ultra decennale silenzio rotto solo da rare eccezioni,  spesso figlie di un consueto e stucchevole  gioco delle parti. In Basilicata, lo ricordo a quelli con la memoria corta, sono oltre 400 i siti contaminati da attività connesse all’estrazione di idrocarburi e ancora oggi non si è fatta chiarezza sulla presenza di certi inquinanti in uno dei più importanti invasi lucani, la diga del Pertusillo. A quindici anni di distanza attendiamo ancora il varo di quella “anagrafe dei siti da bonificare” prevista dal decreto Ronchi. L’unica cosa giusta da fare è congelare la situazione all’esistente. Non più un permesso di ricerca, prospezione e coltivazione. Curioso che il coordinatore regionale del Pdl non capisca le ragioni che hanno spinto Il Presidente della Giunta regionale Vito De Filippo a proporre una ‘moratoria’ e l’intero Consiglio a votarla.  Occorre tutelare le nostre valli, la preziosa risorsa idrica di cui disponiamo e i quattro gatti che qualcuno ritiene costo da poter pagare a fronte di non solo quali benefici e per chi. E occorre che il Dipartimento ambiente si adoperi per dar forza alle decisioni della Giunta e del Consiglio regionale. La vera unica vergogna vive nell’atteggiamento di chi continua a non voler capire che quando tra venti o trenta anni l’oro nero sarà finito noi conteremo i danni prodotti. Non possiamo lasciare alle generazioni che verranno un territorio completamente contaminato dalle attività estrattive. Caro Guido, iniziamo a lavorare per ridurre la dipendenza del nostro Paese dai combustibili fossili. Risparmio energetico, energie alternative e rinnovabili(privilegiando il mini ed evitando mere speculazioni), fotovoltaico sui tetti di tutte le abitazioni ad iniziare dalle fabbriche e passando per tutti gli edifici pubblici, rottamazione edilizia, nuove tecnologie. Lavoriamo per prefigurare il futuro e non per condannare un territorio in nome di vantaggi effimeri. Effimeri non solo per la Basilicata, ma per l’intero Paese. La campagna d’autunno è partita e questa volta lo spot si chiama ‘riparti con Guido’

bas 06

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