Patto di sistema: Vaccaro (Uil), disegno comune per la Basilicata

“Il Patto di Sistema è semplicemente la risposta di merito, con misure forti e risorse certe, di una regione che non ha alcuna intenzione di rassegnarsi ad un destino: la Basilicata è per intero nella crisi che vivono l’intero Mezzogiorno e il Paese. Né potrebbe essere diversamente”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della UIL della Basilicata Carmine Vaccaro.
“Per questa ragione la Cabina di regia ha accolto positivamente le sollecitazioni che le associazioni di categoria e il mondo del partenariato hanno avanzato. Naturalmente, la sfida è il disegno comune per far bene alla Basilicata – sostiene Vaccaro – piuttosto che ripiegarsi dentro una critica non utile. C’è necessità di reale partecipazione e condivisione, in quanto la nostra regione ha oggi bisogno come l’aria di riconoscersi in una sua proiezione positiva ed aggregante, in un progetto al quale possano fare riferimento, ciascuno nella sua sfera di autonomia, il mondo politico, il sistema imprenditoriale, le forze sociali organizzate, il mondo della cultura e della spiritualità, insomma tutte le anime della società lucana, per ripensare se stesse e la loro missione in funzione di un interesse generale che comprenda ed organizzi gli interessi settoriali su basi di intelligenza e di equità. Abbiamo vissuto troppo a lungo, come si dice, “a piè di lista”, dilatando lo spettro dell’intervento pubblico per coprire al tempo stesso bisogni sociali pressanti e spese assolutamente improduttive. E’ un lusso che non possiamo consentirci, perché la finanza pubblica è divorata da un debito pubblico insostenibile, ed è un affronto sociale intollerabile, dato che le risorse disponibili non bastano a garantire i diritti elementari delle persone e delle famiglie.
Non vorrei – afferma Vaccaro – che fosse finito già nel dimenticatoio l’appello rivolto qualche settimana fa, all’indomani della sottoscrizione del Patto di Sistema, perché le classi dirigenti della regione diano prova di maturità che non conosce prove di appello e che non può giustificare distinguo tattici o addirittura irresponsabili diserzioni. Da giorni abbiamo messo in guardia la politica e le istituzioni a non sottovalutare quella che abbiamo definito una miscela esplosiva di protesta ed indignazione popolare che potrebbe provocare rallentamenti ed ostacoli nell’attuazione della nuova strategia di concertazione e quindi di risultati. In un momento cruciale nel quale la Basilicata avverte, più acutamente che in passato, che sono in gioco le sue prospettive di avvenire, la testimonianza dei rispettivi punti di vista e l’esercizio delle reciproche autonomie – conclude il segretario della UIL – non possono ostacolare o impedire la più grande mobilitazione di energie all’insegna della responsabilità e a tutela degli interessi vitali della nostra comunità”.
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