"La nostra regione non può permettersi il lusso di perdere una delle maggiori attività industriali d’Europa e tanto meno 400 posti di lavoro.
Il mio riferimento è alla Ghizzoni spa che ha scelto Pisticci come sede legale (quella operativa è invece a Vidalenzo, in provincia di Parma) per le complesse attività che la società svolge in tutto il Mondo, con un migliaio di dipendenti, e che deve restare la “testa” del gruppo industriale, vigilando in proposito su manovre che puntano a spostarla altrove". Lo afferma il segretario regionale della Feneal Uil, Domenico Palma, in una letterta aperta indirizzata al presidente della Regione Basilicata.
"La crisi in cui è piombata la Ghizzoni spa di Pisticci – prosegue – ha ragioni e motivazioni molto complesse che vanno al di là delle responsabilità della Regione; essa è l'esempio che la situazione relativa ai mancati pagamenti della P.A. e alle crescenti difficoltà del mercato non risparmiano nessuno. Nemmeno chi potrebbe avere un ruolo non certo di subappalto nelle opere del petrolio e nello specifico per Tempa Rossa nel Sauro.
Pertanto, il primo incontro promosso di recente dagli Assessori alle Attività Produttive Marcello Pittella e al Lavoro-Formazione Vincenzo Viti, sollecitato dai sindacati, dal Presidente della Provincia di Matera Stella e da politici, e che si è concluso con la richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico perché si definisca quanto prima la nomina dell’amministratore straordinario dell’azienda, è stata senza dubbio una prima iniziativa positiva. La priorità in questa fase è infatti quella di avere un interlocutore giuridico con il quale avviare un tavolo di concertazione. E su questo il Governo non ha alibi: si pensi che dopo il crack finanziario della Parmalat la nomina dell’amministratore è avvenuta nel giro di pochissime settimane.
Ma l’iniziativa della Giunta Regionale non è più sufficiente. E’ necessario insediare un tavolo nazionale che veda presenti parlamentari ed anche europarlamentari (per le implicazioni legate alle attività svolte in alcuni Paesi Europei dove ci sono crediti vantati dalla Ghizzoni e “incagliati” da troppo tempo, soprattutto in Grecia, ma, ci risulta, anche in Germania e in Olanda), Governatori delle Regioni (tra cui quello dell’Emilia-Romagna) dove la società ha cantieri, rappresentanti dei Ministeri interessati, sindacati regionali e nazionali, associazioni imprenditoriali, istituti di credito".
"Senza invasioni di campo e nel pieno rispetto di scelte aziendali, in questo caso quelle della Total che ha proceduto ad un mega-appalto “Tempa Rossa” a trattativa diretta, – conlcude Palma – penso che comunque la Regione, nell’ambito della più generale iniziativa di implementazione dei benefici diretti ed indiretti derivanti dal petrolio, in particolare attraverso il coinvolgimento dell’imprenditoria locale e la Ghizzoni con sede a Pisticci e 400 operai lucani è tra le imprese locali, possa favorire un’interlocuzione tra le parti".
BAS 05