Ospedale di Tinchi, Benedetto: dal Pd lacrime di coccodrillo

I dirigenti del Pd incontreranno il Comitato di difesa dell’ospedale. Il consigliere regionale dell’Idv denuncia il “piano strisciante di progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri” e chiede atti concreti per il rilancio del nosocomio

“Lacrime di coccodrillo”: è il commento del consigliere regionale di Idv Nicola Benedetto all’iniziativa di parlamentari e consiglieri regionali del Pd che domani incontreranno a Pisticci il Comitato di difesa dell’ospedale di Tinchi, il quale “preannuncia un’accoglienza con striscioni e massiccia presenza popolare”.

“Con la chiusura del Laboratorio di analisi e gli altri atti voluti autoritariamente dall’Azienda sanitaria di Matera la situazione è precipitata perché – sottolinea Benedetto – non c’è stata alcuna opposizione da parte della classe politica e dirigente del Pd al piano strisciante di progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri denunciato dal Comitato e che, facendomi interprete, come sempre, delle proteste e sollecitazioni dei cittadini e dell’amministrazione comunale, ho segnalato in più occasioni all’assessore Martorano e ai dirigenti del Pd. Sono ancor più convinto che le cose sarebbero andate sicuramente in modo diverso se i consiglieri regionali del Pd avessero accantonato gelosie e personalismi votando l’emendamento da me proposto al Piano Salute per mettere una parola chiara e definitiva sul presente e sul futuro dell’ospedale di Tinchi. Invece l’ordine del giorno da loro voluto che, pure contiene le proposte che ho fatto per Tinchi, ‘preferito’ al mio emendamento che avrebbe impegnato Giunta ed assessore a ‘fare cose concrete’, vale a dire a mettere in pratica atti e provvedimenti veri e non ‘di carta’, ha seguito il destino di altre decine e decine di ordini del giorno approvati in Consiglio e rimasti negli uffici della Presidenza della Giunta e di qualche assessore”.

“I consiglieri del Pd – aggiunge Benedetto – dovranno adesso spiegare al Comitato e ai cittadini di Pisticci il proprio operato e dovranno illustrare cosa intendono fare per salvare l’ospedale altrimenti destinato a diventare sede di uffici decentrati Inam, uffici amministrativi, dove i servizi e le prestazioni sanitarie saranno ridotti a meno di un poliambulatorio, in barba ad ogni rassicurazione dell’assessore Martorano sulla ‘missione’ di Tinchi di tutela della salute dei cittadini per l’intero Metapontino. Non si deve sottovalutare che la sfiducia della gente per la politica e le istituzioni dipende proprio dagli impegni non mantenuti e quindi versare lacrime di coccodrillo contro l’astensionismo, l’allontanamento dei cittadini dalla politica che sfocia nel consenso al Movimento 5 Stelle e per il pericolo di proteste radicali non credo possa servire a tacitare la coscienza. Per questo continuo a rivendicare atti concreti per dare immediata e pratica attuazione alle azioni per la salvaguardia di prestazioni e servizi dell’ospedale di Tinchi. E tra i primi atti attesi ci sono il potenziamento del Centro Dialisi e l’avvio dei servizi di riabilitazione-fisioterapia facendo diventare operativa la piscina mai entrata in funzione”.

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