La raccolta delle olive non è solo un’attività agricola legata alla tradizione mediterranea: è un’esperienza di vita e di socializzazione, che da secoli unisce generazioni e comunità. Proprio per questo, gli ospiti di Venosa dei Centri di Riabilitazione “Ada Ceschin Pilone” dei Padri Trinitari hanno avuto l’opportunità di riscoprire questa antica pratica in prima persona, partecipando al progetto “Olivolì Olivolà” del modulo “Autismo”. L’iniziativa rientra nei progetti educativi e riabilitativi promossi dai Centri di Venosa e Bernalda, che da tempo investono anche nell’importanza del contatto con l’ambiente naturale come strumento di crescita personale, benessere psicofisico e inclusione sociale. Un valore ancora più significativo, in questo caso, per un progetto rivolto alle persone affette da disturbi dello spettro autistico, per le quali attività strutturate, sensoriali e condivise risultano particolarmente benefiche. “I nostri ospiti – ha sottolineato il direttore dei Centri di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, Vito Campanale – hanno partecipato con entusiasmo alla raccolta delle olive, vivendo momenti di apprendimento concreto, attraverso i semplici gesti della tradizione contadina. Il progetto è importante per diversi fattori: da una parte si sviluppano le abilità pratiche e sensoriali, la coordinazione motoria e l’autonomia, dall’altra si favorisce l’inclusione e si rafforza il senso di appartenenza ad un gruppo. Tutto questo, promuovendo il contatto diretto e rispettoso della natura e trasmettendo competenze legate alla tradizione del mondo agricolo”. Progetti come quello di “Olivolì Olivolà” sono possibili grazie alla presenza nei Centri dei Padri Trinitari di aree all’aperto e laboratori dedicati, spazi protetti e strutturati in cui gli ospiti possono sperimentare attività diversificate in totale sicurezza. Fondamentale, come sempre, è il ruolo degli operatori: professionisti che con dedizione, competenza e sensibilità affiancano ogni partecipante. “Riteniamo fondamentale – ha concluso Campanale – impegnarci nella promozione di percorsi inclusivi, capaci di mettere al centro la persona e le sue potenzialità”.