Sulla Luna ci sono ossigeno e acqua per sopravvivere. Un’incredibile scoperta, in piena Guerra Fredda, tornata oggi di grande attualità grazie ai nuovi programmi di missioni nello Spazio.
Si deve a un lucano, Giovanni De Maria, la dimostrazione che la colonizzazione del satellite è possibile. “La luna respira”, scritto dal giornalista Emilio Salierno, racconta le scoperte, le passioni e gli incredibili incontri dello scienziato in un viaggio che parte dalla sua terra d’origine, la Basilicata, e si snoda tra Roma e gli Usa, dove ha operato nell’ambiente di miti come Enrico Fermi, Chandrasekhar e Mark Inghram.
Nel 1970 la Nasa gli affida alcuni pezzi di rocce lunari reperti delle Missioni Apollo. De Maria riesce ad estrarne ossigeno, dimostrando che l’uomo può vivere sulla Luna. Proprio ciò che afferma chi ora sta programmando un insediamento stabile sul satellite della Terra. Nonostante l’età avanzata, De Maria, docente emerito di Chimica Fisica, è tornato alla Sapienza, per spiegare come il mondo vada verso un’altra sfida e nuovi confini.
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