Napoli: porsi il problema di come terminare opere incompiute

Per il consigliere regionale di Forza Italia: “occorre definire per le ‘grandi incompiute’ una agenda di priorità tale da consentire lo sblocco di numerosi cantieri”.

&quot;Anche la Regione Basilicata deve porsi seriamente il problema di come portare a termine le 37 opere incompiute che necessitano di ben 34,3 milioni di euro, secondo l&rsquo;anagrafe delle grandi incompiute in Italia diffusa dal Ministero alle Infrastrutture&rdquo;. E&rsquo; la sollecitazione del capogruppo di Forza Italia, in Consiglio regionale, Michele Napoli, il quale riferisce che &quot;ci sono opere che a giugno 2014 registrano uno stato dei lavori pari al 4,8 per cento, come nel caso dei lavori di completamento della strada di collegamento tra Forenza e la SS 658 &lsquo;Potenza-Melfi&rsquo;, o del 27 per cento come nel caso del completamento dell&rsquo;edificio comunale denominato polifunzionale a Lavello, per citarne alcuni&quot;.<br /><br />&ldquo;Sempre a giugno scorso – continua Napoli – per i lavori di ampliamento del comprensorio irriguo del Basso Melfese (sinistra Rendina) siamo al 36,5 per cento e per lavori di costruzione della strada di collegamento Diga Acerenza-Forenza-SS 658 al 45,2 per cento. Per superare una situazione sulla quale pesa principalmente l&rsquo;inadeguatezza delle risorse statali le proposte venute dal vice ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini &ndash; sostiene Napoli – quali i bonus fiscali e cambi di destinazione d&#39;uso per imprese ed Enti locali che intendono completare le opere, un tavolo di lavoro per valutare quali opere completare, un fondo annuale per le incompiute e l&#39;incentivo in favore delle amministrazioni che inseriscono come priorit&agrave; dei loro interventi il completamento delle opere incompiute, sono una base di riflessione per individuare iniziative ed azioni&quot;.<br /><br />&ldquo;In attesa degli sviluppi della concertazione con il Governo Renzi sulle royalties petrolifere da impiegare per infrastrutture ed opere pubbliche &ndash; conclude Napoli &ndash; occorre definire un&rsquo;agenda di priorit&agrave; tale da consentire lo sblocco di numerosi cantieri con il ritorno al lavoro per alcune migliaia di operai edili e con il rilancio dell&rsquo;attivit&agrave; delle imprese di costruzioni&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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