Porte, tavoli, sedie, bottiglie, brocche, cappelli, ombrelli… oggetti silenziosi della quotidianità che prendono vita, si raccontano, dialogano tra loro in una muta rete che fa pensare, riflettere, meditare. La loro anima è stata dissodata e prorompente affascina chi le usa, nel tentativo, riuscito, di creare suggestioni artistiche, filosofiche, antropologiche.
Da domani le "Cose che pensano" si trasformeranno in mostra interattiva e inaugureranno il MISUF, il Museo Interattivo di Scienze Umane e Filosofia del Liceo delle Scienze Umane "E. Gianturco" di Potenza, presso la sede del Mediafor.
Una galleria-laboratorio permanente "di ricerca e scoperta del mondo del pensiero, della cultura e della società messo a disposizione della comunità, non solo scolastica".
In un ambiente multidimensionale si potrà interagire con oggetti reali e virtuali, con giochi, laboratori, incontri."L'intento – sottolineano gli ideatori del progetto – è quello di riportare la filosofia dalle grandi alle piccole cose della quotidianità, per cercare il nesso tra le parole e le cose che sono parte della nostra vita e dalle parole che le nominano, da cui prende vita la stessa filosofia".
L'aspetto antropologico della mostra è, invece, incentrato sulla figura del grande etnografo Ernesto De Martino, a cui è dedicato il concorso in programma il prossimo 19 aprile rivolto ai giovani studenti europei.
Il pomeriggio, dalle ore 16,00 alle ore 18,00, si svolgeranno i laboratori su alcuni temi specifici. La partecipazione è libera.
La rassegna interattiva è curata dai professori Francesco Scaringi, Irene Vignola e Grazia Curci con gli alunni delle classi IV I, I B e II B.
L' inaugurazione avverrà domani mattina alle ore 11,00.
Bas 05