“La notizia della improvvisa scomparsa dell’artista lucano Antonio Masini, ci riempie di dolore ma al tempo stesso fa emergere il senso di riconoscenza per il grande cuore e la sua attenzione ai nostri corregionali EMIGRATI”.
Lo rileva il Centro Lucani nel Mondo della Regione Basilicata, attraverso il suo Coordinatore, Luigi Scaglione.
“La sua forte relazione e simbiosi con il mondo dell’emigrazione lucana sviluppatosi in forme continue di disponibilità e sensibilità nel tenere vivo il legame con la terra natìa ma soprattutto garantire forme di testimonianza in ogni parte del mondo, – prosegue Scaglione – è sottolineata ed evidenziata dal patrimonio artistico che ha lasciato alle nostre comunità.
La sua collaborazione con i Lucani nel Mondo intrapresa nel 1997 sulla spinta dell’allora Presidente della Commissione Rocco Curcio, ci ha permesso di avere le sue bellissime realizzazioni a Iquique (Cile) con la statua dedicata a Felicia Muscio, la donna emigrante di Oppido Lucano che ricorda la vicenda simile “Dagli Appennini alle Ande”, a Montreal (Canada) con “L’uomo nel vento”, a Sidney Five Docsk con il bronzo dedicata a “La Famiglia” replicato poi a San Fele il paese con il più alto numero di emigranti nel Mondo, a Buenos Aires con il busto dedicato a “Quinto Orazio Flacco”, il primo vero emigrante lucano, a Montevideo con la statua dedicata a “Rosita Melo” ed infine con la statua “Ai Lucani emigranti” insediata davanti alla sede del Consiglio regionale della Basilicata”.
Il suo ricordo nella nostra riconoscenza.