“È comodo amministrare senza assumersi alcuna responsabilità politica. Tanto, per il sindaco Piero Marrese e per la sua maggioranza, o è colpa dell’ex sindaco Enzo Devincenzis (ma loro non avrebbero dovuto vigilare dai banchi dell’opposizione?) o si nasconde dietro l’operato dei dirigenti della macchina amministrativa. Questi ultimi, di volta in volta o sono definiti come il “male della comunità”, perché magari i loro pareri tecnici gli andavano di traverso, o sono “protetti” nella loro indipendenza di giudizio, come nel caso della vicenda dell’ex mercato coperto”.
Una vicenda sulla quale il M5S Montalbano auspica “una soluzione politica (ci sono in ballo 15 posti di lavoro a montalbanesi), da trovare nel rispetto della legge e senza deroga ai regolamenti vigenti, e che Marrese si rifiuta di trovare, perché ogni decisione politica porta in sé una perdita di consensi se, come spesso accade, in campagna elettorale, i rappresentanti dei vecchi partiti si sono lasciati andare a qualche promessa di troppo”.
Per il M5S Montalbano Jonico, l’errore di base non sta nel rispetto o meno degli accordi di vendita, ma sta nell’aver messo in vendita un bene comunale, l’ex mercato coperto, per ridurre la situazione debitoria del paese. Senza prima predisporre un piano di risanamento delle spese della macchina amministrativa, ridurre sperperi, consulenze, incarichi, viaggi e premialità varie. Amministrare vendendo le proprietà pubbliche, senza togliere prebende ai politici e, in questo caso, privando anche un paese di agricoltori del proprio spazio di mercato libero e locale, è facilissimo. Si fa il cambio di destinazione di uso, si fa il bando e si incassa il denaro corrente. Bene: il cambio di destinazione d’uso dell’ex mercato coperto è passato anche con la volontà degli attuali amministratori, Marrese, Di Sanzo, Gioia e Nesi. I quali, come risulta dai verbali, si sono avvalsi dell’artificio politico dell’astensione, per dichiararsi, come dire, “diversamente” favorevoli”.
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