Mobilità docenti lucani, Romaniello presenta una mozione

Il consigliere regionale del Gruppo misto ha presentato, in Consiglio regionale, una mozione in relazione all'esodo dei docenti lucani a seguito della mobilità introdotta dalla riforma della scuola

&ldquo;La Giunta regionale &ndash; dice Romaniello – intervenga per evitare l&rsquo;esodo&rdquo; E&rsquo; quanto dichiarato dal consigliere del Gruppo misto, Giannino Romaniello, firmatario di una mozione relativa alla scuola ed al personale docente lucano presentata oggi&nbsp; nel corso della seduta del Consiglio regionale.<br /><br />Romaniello ha evidenziato come &ldquo;la riforma della scuola abbia avviato un piano straordinario di mobilit&agrave; territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell&rsquo;organico dell&rsquo;autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l&rsquo;anno scolastico 2014/2015. Il personale docente partecipa, su richiesta, alla mobilit&agrave; per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia per tutti i posti vacanti e disponibili inclusi quelli assegnati in via provvisoria nell&rsquo;anno scolastico 2015/2016. Per l&rsquo;anno scolastico 2016/2017 si prevede un nuovo esodo, di portata rilevante, dei docenti lucani verso altre Regioni d&#39;Italia, che &egrave; del tutto ingiustificato se si pensa che gli stessi docenti, destinatari di tale provvedimento, hanno lavorato per lungo tempo nella nostra regione su posti scoperti, che in parte sono attualmente disponibili. Tale ultima circostanza comporta un depauperamento della regione in ordine alle sue risorse economiche, finanziarie, umane e culturali, atteso che i docenti rientrano nel capitale umano pi&ugrave; qualificato del territorio, costituendone un fondamentale potenziale di crescita&rdquo;.<br /><br />Il consigliere mette in evidenza come &ldquo;sia innegabile che in Basilicata, e pi&ugrave; in generale nel Mezzogiorno d&rsquo;Italia, per effetto della crisi economica, sia in atto un processo di progressiva e costante penalizzazione dei giovani, di cui sono manifestazioni emblematiche l&rsquo;interruzione del percorso di crescita della scolarizzazione soprattutto superiore ed universitaria e la disoccupazione giovanile (15-24 anni), che in Basilicata fa registrare una incidenza di circa il 40%, quasi dieci punti percentuali pi&ugrave; severa della media nazionale e maggiore di venti punti percentuali rispetto alla media europea. &quot;Obiettivo Tematico 10 dell&rsquo;Accordo di Partenariato sottoscritto dall&rsquo;Italia e dall&rsquo;Unione Europea destina al tema &lsquo;Istruzione e Formazione&rsquo;, 2.647 mln di euro a favore delle Regioni d&rsquo;Italia meno sviluppate. Inoltre il P.O FSE Basilicata&nbsp; 2014-20 ha la finalit&agrave; di combattere la dispersione scolastica, di rafforzare il successo formativo e di sostenere il diritto allo studio nei percorsi scolastici di ogni ordine e grado, accrescendo le pari opportunit&agrave; di accesso, tenuto conto anche che il 70 per cento dei circa 110.000 iscritti ai Centri per l&#39;impiego della&nbsp; Basilicata &egrave; in possesso della licenza di scuola elementare o media, con gravi ripercussione sulla formazione e accesso al mercato del lavoro. Tra gli obiettivi del P.O FSE Basilicata 2014-20 &ndash; prosegue Romaniello – vi &egrave; quello riguardante l&rsquo;innalzamento delle competenze professionali, compreso l&rsquo;insegnamento della lingua italiana con relativa certificazione ai migranti e richiedenti asili, che in Basilicata sono rispettivamente circa 44.000 e 2000. Per perseguire gli obiettivi previsti dai predetti Assi di intervento occorre, innanzitutto, tutelare il capitale umano rappresentato dai docenti lucani che, avendo maturato un&rsquo;esperienza pluriennale sul territorio, ben conoscono la realt&agrave; scolastica locale e sono pertanto in grado di poter agire in maniera efficace su essa anche con un piano straordinario di neo alfabetizzazione e formazione degli adulti&rdquo;.<br /><br />Tenuto conto di tutto ci&ograve;, il consigliere Romaniello ha chiesto alla Giunta regionale e al Presidente Pittella di impegnarsi&nbsp; &ldquo;ad intraprendere tutte li iniziative finalizzate al sostegno e alla protezione di questo patrimonio che rischia di essere disperso nelle regioni centro settentrionali italiane, a discapito della Basilicata, che vedrebbe ulteriormente depauperata del suo patrimonio culturale e sociale, con ricadute negative per il tessuto socio economico&rdquo;. Inoltre, il consigliere ha chiesto &ldquo;un impegno forte affinch&eacute; venga instaurato, in sede di Conferenza permanente&nbsp; Stato – Regioni, un confronto finalizzato a stabilizzare il personale docente che ha prestato servizio pluriennale presso le istituzioni scolastiche insistenti sul territorio della Basilicata e di tutti il Mezzogiorno&rdquo;. Infine, Romaniello ha chiesto alla Giunta &ldquo;di porre in essere le premesse per una rimodulazione dell&rsquo;organico, riadeguando le cattedre di organico di diritto ed i posti di potenziamento in base alle necessit&agrave; delle scuole lucane, permettendo ai docenti residenti in Basilicata di continuare il loro percorso professionale e lavorativo sul territorio regionale&rdquo;.<br />

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