Missanello, pace nel segno di San Nicola

Gemellaggio con Bait Jala, città palestinese tra le più importanti per la venerazione di San Nicola. Missanello è uno dei pochissimi comuni in Italia ad aver formalizzato un gemellaggio con una città della Palestina. Il sindaco Conte: andiamo verso un altro gemellaggio con Vasto.

Il sindaco di Missanello, Nicola Conte, con il sindaco di Bait Jala, Issa Al Quassis

Missanello si conferma promotore attivo di dialogo, fratellanza e pace. Dopo il gemellaggio ufficiale siglato con la città di Bari lo scorso aprile 2025, è arrivato in questi giorni il nulla osta da parte del Governo per l’avvio del gemellaggio con Bait Jala, città palestinese tra le più importanti per la venerazione di San Nicola.

Il Comune di Missanello diventa così il primo comune lucano, e uno dei pochissimi in Italia, ad aver formalizzato un gemellaggio con una città della Palestina, tracciando una rotta che unisce la Basilicata al cuore del Mediterraneo attraverso la fede, la cultura e la condivisione tra i popoli. La cerimonia ufficiale di sottoscrizione del patto di gemellaggio tra Missanello e Bait Jala si svolgerà il 27 settembre 2025, alla presenza delle autorità istituzionali italiane e palestinesi, dopo mesi di intenso lavoro diplomatico e organizzativo.

Si tratta di un passaggio storico che si inserisce in un progetto culturale e identitario più ampio, che vede Missanello impegnata nella valorizzazione del culto nicolaiano come strumento di pace, cooperazione internazionale e promozione del territorio. Nelle prossime settimane, è inoltre prevista la formalizzazione di un terzo gemellaggio con la città di Vasto, mentre sono già in corso i primi contatti con una città dell’Ucraina. L’obiettivo è chiaro: fare di Missanello una “cittadella della pace”, dove il messaggio universale di San Nicola possa trovare piena espressione attraverso legami culturali e istituzionali concreti.

Il culto di San Nicola, già riconosciuto come Patrimonio culturale immateriale della Regione Basilicata, si sta affermando sempre più come evento a vocazione internazionale. Ne è dimostrazione il successo crescente delle celebrazioni che ogni anno coinvolgono autorità religiose e civili, cittadini e delegazioni straniere. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla proficua collaborazione con soggetti come Acquedotto Pugliese, Acque del Sud S.p.A., e all’impegno dell’Amministrazione comunale di Missanello. Tuttavia, si auspica che la Regione Basilicata possa nei prossimi anni valorizzare in maniera ancora più incisiva questo percorso, riconoscendone il potenziale culturale, spirituale e diplomatico. Nonostante l’enorme partecipazione e risonanza dell’edizione 2025 – anche grazie al gemellaggio con Bari – l’evento ha beneficiato del contributo minimo previsto, che non riflette appieno la portata e le prospettive che si stanno delineando. Missanello è pronta a fare la sua parte, con responsabilità e visione, affinché la Basilicata diventi un laboratorio di pace, dialogo tra religioni, cultura e promozione internazionale del patrimonio immateriale. Missanello c’è. E continua a costruire ponti.

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