Il capogruppo Sel interviene in merito all’emergenza che riguarda i migranti ospitati a Pisticci scalo chiedendo al Ministero dell’Interno di affidare le competenze per il riconoscimento di asilo politico agli uffici della Questura di Matera
“Dopo la vicenda del Cie di Palazzo San Gervasio ci troviamo a gestire un’altra situazione di emergenza che riguarda oltre cento migranti ‘ospitati’, per modo di dire, da troppe settimane, in un albergo isolato di Pisticci scalo. Le proteste di ieri dei migranti sono la testimonianza di un profondo malessere che ha certamente responsabilità nelle direttive del Ministero dell’Interno rivolte a respingere i migranti ma che non può vedere la Regione Basilicata soggetto osservatore a causa anche delle direttive del Ministro, come è avvenuto sinora. Bisogna recuperare un ruolo di primi attori”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello sollecitando un sopralluogo-incontro a Pisticci scalo con i migranti da parte della competente Commissione Permanente (la Quarta) alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali, Martorano e la convocazione di un successivo tavolo istituzionale in Regione con il Comune di Pisticci, la Provincia di Matera, il Ministero dell’Interno e i responsabili locali degli uffici, oltre che di associazioni di volontariato sociale.
“I problemi più urgenti da affrontare – dice Romaniello – riguardano l’accelerazione dell’iter burocratico-amministrativo del riconoscimento dell’asilo politico agli immigrati dai Paesi nordafricani che avviene in uffici di Crotone e contestualmente l’accoglienza-ospitalità in una struttura che, come ha già più volte sostenuto il sindaco di Pisticci, non ha le caratteristiche più idonee e come dimostra di recente il guasto alla rete fognaria della zona dell’albergo. Anche in questo caso, come è accaduto a Palazzo, la scelta del vecchio Motel Agip, ribattezzato per l’occasione ‘La Pace’, è avvenuta da parte del Ministero dell’Interno senza alcuna consultazione con gli enti istituzionali. Ma credo che adesso sia il tempo di agire e di prevenire ulteriori azioni di protesta e di tensione, a partire dalla richiesta al Ministero dell’Interno di affidare le competenze per il riconoscimento di asilo politico agli uffici della Questura di Matera proprio per facilitare e accelerare l’iter”.