Migranti, martedì incontro su questioni connesse ad accoglienza

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Intanto stamani si sono concluse le attività per l'allestimento dei campi di Palazzo e Venosa in vista della prossima campagna del pomodoro

Sono circa 1200 i richiedenti asilo, compresi  i minori accompagnati, attualmente ospitati in Basilicata nei centri di prima accoglienza e nelle strutture Sprar. Martedì prossimo (ore 11), in Prefettura a Potenza, anche con la partecipazione dei rappresentati del ministero dell'Interno saranno affrontate le questioni connesse alla articolazione del progetto illustrato in Consiglio regionale dal presidente della Regione Marcello Pittella relativo alla ospitalità di duemila profughi con metodo Sprar con la definizione della  intesa governo-regione -enti locali e parti sociali. Nella stessa riunione è previsto il recepimento della normativa nazionale per il lavoro volontario utile dei richiedenti asilo a favore delle comunità locali.
Intanto stamani si sono concluse le attività propedeutiche, sicurezza, agibilità e condizioni di accoglienza, per l'allestimento dei campi di Palazzo e Venosa che accoglieranno i migranti che saranno impegnati  nella prossima campagna del pomodoro. L'apertura avverrà  appena completato l'iter autorizzativo di legge. “Rinnoviamo  ai migranti ed agli imprenditori – dice Pietro Simonetti, presidente dell’Organismo di coordinamento regionale migranti e rifugiati politici – di effettuare la prenotazione secondo le modalità dell'anno scorso (furono assunti 927 lavoratori) la prenotazione dà diritto all'accesso ai servizi di accoglienza nei campi e alla assistenza socio sanitaria. La prenotazione  va effettuata presso il Centro per l'impiego di Lavello o attraverso le strutture delle parti sociali  poi presso i campi al momento dell'apertura degli stessi. A giorni sarà comunicato dal Centro impiego di Policoro le modalità di prenotazione nell'area del Metapontino”. In rapporto con le intese definite con la Prefettura e le amministrazioni comunali con l'apertura dei centri sarà sgomberata l'area di Boreano centro  abusivo di reclutamento del caporalato indigeno straniero.

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