È stato ufficialmente acquisito dal ministero della Cultura, per un valore di 4.1 milioni di euro, l’immobile che ospita l’Archivio di Stato di Matera, sito in via Tommaso Stigliani n. 23 e 25 e in vico XX Settembre. Un traguardo importante per la continuità e la valorizzazione del patrimonio archivistico pubblico lucano. L’atto di vendita permette di evitare il complesso e oneroso spostamento della documentazione archivistica lì custodita e di risparmiare oltre 70mila euro annui di canoni d’affitto, investendo quanto risparmiato sulla proprietà e le attività di valorizzazione. L’acquisizione, sottoscritta dal direttore della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata, Vincenzo Mario Lombardi; dal dirigente della Direzione Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio, Antonio Ottavio Ficchi e dalla famiglia Quinto, già proprietaria dell’immobile, rappresenta una tappa fondamentale per il futuro dell’Istituto, ponendo fine a una situazione di incertezza che perdurava da tempo e garantendo continuità, sicurezza e stabilità alla sede dell’Archivio. L’edificio, già sede dell’ex Cinema Quinto, fu ristrutturato e inaugurato nel 1988 per ospitare l’Archivio di Stato, offrendo spazi moderni e funzionali. Dotato di 6.000 metri lineari di scaffalature e 2.000 mq di spazi per il deposito, rappresenta un esempio unico di rifunzionalizzazione e di evoluzione architettonica. Con la stipula dell’atto di vendita, l’Istituto può ora guardare al futuro con maggiore serenità, consolidando la propria presenza sul territorio e proseguendo con rinnovata energia nelle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico. Le origini dell’Archivio di Stato di Matera risalgono al secondo dopoguerra: istituito nel 1955 come Sezione di Archivio di Stato, divenne Istituto autonomo nel 1963. Alla base della sua costituzione vi fu la preziosa donazione di Giuseppe Gattini, discendente di una storica famiglia materana, che offrì allo Stato un importante fondo di carte e pergamene datate tra l’XI e il XVIII secolo. Oggi l’Archivio conserva oltre 70.000 unità archivistiche e più di 800 pergamene, tra cui un privilegio del 1078 dell’abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso, una delle testimonianze più antiche della regione. Negli anni, l’Istituto ha sviluppato laboratori, attività didattiche e progetti di valorizzazione, consolidando il proprio ruolo culturale nella città. Con l’acquisizione dell’immobile di via Stigliani, il ministero della Cultura rafforza il proprio impegno nella tutela della memoria storica, valorizzando una struttura già predisposta per la conservazione e l’accessibilità della documentazione pubblica, e garantendo continuità funzionale e sicurezza al prezioso patrimonio archivistico materano.