Il Progetto “Città cardioprotetta” presentato dall’Ordine dei Farmacisti di Matera è in sintonia con quelli presentati in precedenza, nel dicembre 2015, sempre a Matera in occasione del IV Forum Sanità Futura dal tema “Innova Salute” con l’obiettivo di rafforzare e qualificare i servizi sanitari in vista del 2019. Lo evidenzia Giuseppe Demarzio, presidente vicario di Sanità Futura, ricordando che è stato il presidente della Quarta Commissione Luigi Bradascio al Forum a lanciare l’idea progettuale “Matera cardiosicura”: almeno 18 colonnine contenenti defibrillatori collocate in altrettante postazioni strategiche della città e collegate con sistema di allarme al servizio 118. Anche l’estate che sta per concludersi – aggiunge – registra risposte positive alla crescente domanda di servizi e prestazioni che proviene dai turisti e comunque da utenti extraregionali che si rivolgono alle strutture pubbliche e private di Matera e che si confermano di eccellenza. Per Demarzio la sanità privata accreditata di Matera intende fare la propria parte sempre che – aggiunge – ci sia data la possibilità attraverso prestazioni e servizi di alta specializzazione da incrementare, come dimostra il fatto che eroghiamo prestazioni di diagnostica ad utenti di 17 regioni italiane diverse, e non solo per rispondere ad esigenze di emergenza. Non è certamente casuale che all’interno del Programma di azioni per Matera 2019 ci sia un capitolo specifico dedicato alla sanità. La Giunta regionale ha deliberato un piano di investimenti da 5 milioni di euro verso Matera 2019 con altri 4 milioni destinati a portare avanti il progetto della radioterapia al Madonna delle Grazie ribadendo come anche la sanità costituisce uno degli esempi e della volontà di rappresentare la crescita che Matera e con la città l’intera Basilicata vuole fare nei prossimi anni. Noi – dice Demarzio – coltiviamo inoltre l’ambizione che Matera, oltre a Capitale Europea della Cultura 2019, possa diventare “punto di riferimento” della cultura della salute. Del resto, mi piace ricordare che la città di Matera si è già confermata, solo qualche anno fa, “capitale” di eventi medico-scientifici di livello nazionale ed internazionale grazie soprattutto all’impegno del gruppo di studio “Imaging nei Sassi” che ho coordinato insieme Federazione Nazionale Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.
Infine merita grande attenzione l’idea progettuale di “ambulatorio sociale” a Matera che al nostro Forum è stata illustrata da Pino Bruno, dirigente regionale e nazionale di Confcooperative. Si tratta di mettere al centro i bisogni di categorie sociali e famiglie che non hanno adeguate tutele e servizi. In questo campo l’esperienza di Federsolidarietà è significativa sull’intero territorio nazionale e lo può diventare anche a Matera e in Basilicata a condizione che si realizzi una rete innanzitutto di imprenditoria sociale, privata accreditata, con una cabina di regia unitaria per coordinare attività di socio-assistenza specie per anziani, disabili e prevenzione-cura malattie soprattutto croniche. In tema di social care, a Matera abbiamo un esempio significativo: l’Ambulatorio sociale di cardiologia che svolge la sua funzione con il lavoro di un piccolo esercito di volontari: infermieri e medici sono pronti ogni giorno ad accogliere i cardiopatici che si trovano in difficoltà, extracomunitari, donne in gravidanza e disabili, offrendo gratuitamente visite e prestazioni diagnostiche di notevole livello. Grazie all’impegno sociale e professionale di Bradascio che ha fondato più di 20 anni fa a Matera l’Associazione Amici del Cuore che complessivamente con l’attività di quattro cardiologi volontari ha visitato 1200 persone (in media 50 visite la settimana) venendo incontro ad un’utenza a disagio sociale e alleggerendo le liste di attesa dell’Ospedale di Matera.
Bas 05