Matera, presentato il libro “Il cavaliere templare di Tursi”

“I templari sono passati anche da Matera. Lo testimonierebbero la presenza della chiesa della Materdomini appartenuta ai cavalieri di Malta e il monastero di Picciano”. Lo ha dichiarato  Salvatore Verde, in occasione della presentazione a Matera nella mediateca provinciale del suo libro “Il cavaliere templare di Tursi”, per l’appuntamento del mercoledì dall’Unitep.
“ La prima presentazione – spiega in una nota il presidente dell’ Unitep Angelantonio Pelecchia  – è avvenuta a Genova il 2 giugno del 2012 alla presenza del sindaco Marco Doria, ultimo discendente della dinastia doriana. Il legame storico tra la Basilicata e la nobile famiglia genovese dei Doria è accertato dal fatto che nella seconda metà del XVI secolo Andrea fu principe di Melfi e Carlo duca di Tursi. La dinastia dei Doria si è sviluppata fino alla fine del 1700 e il Palazzo Tursi, maggiore residenza ligure dei Doria, ospita il municipio di Genova, città in cui risiede la comunità più numerosa di tursitani, di circa sei mila persone”.
“Per oltre cinquant’anni nessuno – sottolinea Salvatore Verde –  si è preoccupato di dare una spiegazione storica ad un sarcofago ritrovato nel centro storico di Tursi in cui erano seppelliti un cavaliere con il suo cavallo e sono state rinvenuti monete e reperti chiaramente riconducibili alla presenza di un Templare. Prima di dare alle stampe questa pubblicazione ho approfondito gli studi effettuati dalla professoressa Bianca Capone Ferrari, uno dei maggiori esperti delle presenze monastico-cavalleresche nella regione Basilicata. Credo che dopo aver riconosciuto l’ingiusta condanna di Galileo Galilei la Chiesa dovrebbe avere l’umiltà di rivedere il giudizio negativo sui Templari e favorire la loro riabilitazione”.
“Questo libro ha il merito – ha concluso Angelo Salfi, docente dell’Unitep di Matera – di impegnarsi nella disamina di fatti e circostanze talora avvolti nel mistero, per mancanza di materiale documentario in senso stretto ma vivi nella fantasia e nell’immaginazione collettiva”.

BAS09

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