Sinistra, Ecologia e Libertà di Basilicata, in una lettera aperta al sindaco di Matera Salvatore Adduce a firma di Maria Murante, Rocco Rivelli, Eligio Iannuzziello. Giuseppe Miolla, Angelo Cotugno, Giovanni Barozzino e Antonio Placido, sottolinea il risultato importante che ha conseguito la Città dei Sassi nominata Capitale Europea per la Cultura 2019, che "ha visto una sintonia vera tra le aspirazioni di una intera popolazione con il lavoro svolto dalle classi dirigenti della Città".
"Il riconoscimento che tutti i lucani ottengono attraverso questa elezione – affermano gli esponenti di Sel – è figlio di un più generale processo di una comunità che, negli anni, ha dovuto affrancarsi da una immagine legata ad atavici ritardi che l’hanno relegata spesso agli ultimi posti del paese, con grandi e spesso indicibili sofferenze per coloro che sedevano ai gradini più bassi della piramide sociale.
Persino la contemporaneità in cui questa straordinaria notizia giunge ci parla di una Basilicata quale terreno di colonizzazione da parte di poteri, quelle compagnie petrolifere che ci vorrebbero ancora una volta sudditi e non cittadini, che vedono nella nostra terra l’eldorado dei facili profitti, con il rischio di una desertificazione sociale economica ed ambientale dagli esiti drammatici.
Sarà possibile cogliere questo carattere di sfida e opportunità – sostengono – promuovendo Matera Capitale della Cultura 2019 a paradigma di un nuovo modello in grado di varare una stagione in cui i deficit accumulatisi possano trovare un approdo capace di cogliere il cuore e l’anima di questo riconoscimento: in pratica un diverso modello di sviluppo. Così procedendo, Matera2019 potrà essere il terreno su cui sfidare le istituzione regionali in vista di esempio volto a conservare, tutelare e promuovere quel patrimonio inestimabile tramandatoci fin qui, nella consapevolezza che non vi possono essere doppie scelte. Un modello di sviluppo che, come ci ricorda la stessa commissione che ha eletto Matera a Capitale della Cultura Europea 2019, è incompatibile con la immagine di gruviera cui prelude l’attuale sfruttamento di fonti fossili".
È per questo che al sindaco Adduce Sel chiede "una spinta partecipativa nella gestione di questo percorso" e "un intervento rigoroso per svincolare Matera 2019 contro le ipoteche che oggi incombono sul territorio lucano, contenute in un decreto governativo quale lo ‘Sblocca Italia’ e che rappresenta – oltre che il definitivo apripista ad un modello di sviluppo tutto ripiegato sullo sfruttamento intensivo delle energie fossili – un vero "attentato" alle autonomie locali dal momento che tende ad anticipare in materia ambientale gli effetti della riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione già approvata in prima lettura al Senato". Su questa strada "vista la imminente scadenza del 12 novembre quale termine ultimo per la conversione dello ‘Sblocca Italia’", Sel invita ad approvare un ordine del giorno "con cui impegnare il Presidente della Regione ad impugnare l'art.38 del D.L. 133/2014 presso la Corte Costituzionale, nonché la successiva eventuale legge di conversione".
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