“La Città di Muro Lucano ha scelto di adottare la “Carta delle Donne nel Mondo” quale dichiarazione per la diffusione di una cultura di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità e far s’ che si rendano paesi vivibili, accessibili, sicuri, flessibili, aperti, solidali, capaci di accogliere e prendere le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne.” Lo dichiara il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani.
“Una scelta che la amministrazione comunale del quale mi onoro di essere primo cittadino ha fatto anche con lo scopo di promuovere detti valori contenuti nella Carta nel territorio comunale – continua Mariani – una scelta che però oltre al valore simbolico dovrà impegnarci come governo cittadino a fare scelte per incentivare il lavoro e l’aggregazione delle giovani donne; attivare vere azioni di integrazione e di inclusione e eliminare la discriminazione nella valutazione del merito e migliorare i criteri di selezione dei profili professionali per l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro ed eliminare la discriminazione esistente ed evidente delle progressioni di carriera per il genere femminile”.
La delibera di giunta adottata dalla Città di Muro Lucano autorizza il sindaco Mariani a sottoscrivere documenti d’intesa inerenti la“Carta delle Donne nel Mondo” e impegnarsi in provvedimenti anche locali per introdurre la democrazia sostanziale e paritaria anche negli organismi non elettivi della pubblica amministrazione.
“La carta delle Donne nel Mondo – conclude Mariani – pone obiettivi e dà indicazioni in svariati campi dal sociale al lavoro, dalle politiche pubbliche al diffondere a tutti i livelli la medicina di genere. Una scelta fatta con convinzione perché la lotta alla discriminazione e la diffusione di una cultura delle pari opportunità deve avvenire dal basso e partire dalle comunità, anche piccole o interne dato che si tratta di una operazione “culturale e sociale” . Non a caso tra gli intenti e le raccomandazioni che si leggono nel documento vi è anche l’invito ad educare al rispetto, all’accettazione dell’altro/a, all’affettività a partire dall’asilo per innescare la propensione al cambiamento, cancellare pregiudizi e stereotipi di genere e culturali. Proprio dalle nuove generazioni che sono non solo il nostro futuro ma soprattutto il nostro presente dovrà partire questa “rivoluzione culturale”. Sottolineo un passaggio fondamentale della Carta delle Donne nel Mondo che fa comprende l’importanza anche nelle nostre zone interne a vocazione agricola e che riporto integralmente “Costruire una nuova economia al femminile, immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile centrato sui principi e i valori; ridare lavoro alle donne e togliere dall’invisibilità il loro lavoro, eliminare le disparità salariali, riconoscere che la nuova imprenditoria femminile è uno dei segnali più promettenti di un nuovo ciclo di sviluppo che va sostenuto, con incentivi e finanziamenti soprattutto per chi guarda ai mercati internazionali e chi crea impresa nei settori più vitali quali il turismo sostenibile e di qualità, l’enogastronomia, la blue economy, l’industria del benessere, l’agricoltura biologica e l’artigianato, dal tradizionale al digitale e ambiti per i quali c’è domanda e si crea lavoro, ridare dignità al lavoro delle contadine e costruire piccole economie locali fondate su una agricoltura di sussistenza e familiare che rispetti la terra e la biodiversità.”
bas 02