MARIANI : LETTERA A RENZI E A MOLLICA PER FONDI SISMA

“La tragedia del sisma dello scorso 24 agosto che ha colpito il centro Italia ancora una volta messo in evidenza la fragilità del territorio italiano che si susseguono lungo tutta la catena appenninica. Dal 1900 ad oggi 148 terremoti di magnitudo superiore a 5.5 della scala Richter, e considerato che i sismologhi hanno stimato in 40 anni circa l'intervallo temporale che può trascorrere tra un terremoto e un altro nella stessa area, è facile dedurre che si sente assolutamente necessario mettere in sicurezza definitivamente, attraverso lavori di adeguamento antisismico tutti gli immobili situati nelle aree a rischio” Lo dichiara il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani.
“ Queste considerazioni mi hanno indotto inviare una lettera ufficiale al Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi ed al Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata Franco Mollica affinchè siano erogate con estrema urgenza le somme già stanziate da delibera CIPE, ammontanti a 32.970.029,70 € per l’adeguamento sismico dell’edilizia privata, ed a 30.170.025,00 € per l’adeguamento sismico dell’edilizia pubblica, per consentire di completare l’adeguamento antisismico di Muro Lucano proprio a partire da quegli edifici sopra descritti oggetto solo di interventi di somma urgenza e nient'altro. Soltanto in questo modo si può raggiungere l'effetto di adeguamento antisismico globale e scongiurare la certezza che alla prossima scossa possano crollare le strutture abitate e non adeguate”.
“ Muro Lucano la città di cui mi onoro di amministrare fu dolorosamente e duramente colpita dal terremoto del 23 novembre 1980 – conclude Mariani – Come in molti altri paesi che furono coinvolti nello stesso evento sismico anche a Muro Lucano subito dopo pochi mesi dal sisma furono fatti interventi di somma urgenza in molti edifici pubblici e privati, grazie alla cosiddetta "Ordinanza '80" , che consentiva di intervenire sugli immobili con poche disponibilità finanziarie, per il ripristino immediato di piccole parti strutturali , onde consentire ai residenti di poter rimanere nelle stesse abitazioni e non essere alloggiati nei prefabbricati costruiti il più delle volte lontani dal centro abitato. Ma devo rimarcare che dopo i lavori eseguiti con "Ordinanza '80" non furono più realizzati altri necessari per l'adeguamento antisismico globale e oggi svolgono le loro funzioni residenziali e pubbliche accanto a edifici che invece sono stati oggetto di consolidamento statico totale a partire dalle fondazioni. Ci troviamo dunque in molti casi a lavori a macchia di leopardo dove per alcuni gruppi di case è stato portato a termine l'intero protocollo di adeguamento antisismico a partire da accurate indagini geologiche fino alla verifica sismica dei setti portanti, mentre per altri gruppi di case adiacenti alle prime dove sono stati fatti solo limitatissimi interventi senza alcun calcolo di verifica sismica e delle fondazioni. Proprio in rifermento a questo ultimo aspetto c'è da dire inoltre che per questi edifici oggetti di intervento dell' "Ordinanza '80" non si è mai proceduto a fare indagini geologiche e geotecniche. Cosa, quest'ultima, gravissima in quanto come si è visto per il recente terremoto di Amatrice porzioni dello stesso comparto edificatorio sono crollate per cedimenti in fondazione. Un'ultima considerazione va fatta per la messa in sicurezza degli edifici di proprietà della Chiesa considerati – erroneamente – a volte di minore importanza non sono stati oggetto di alcun intervento, come è il caso di numerose Chiese e campanili situati nei centri antichi di origini medievali costruiti accanto a case private e per questo in posizione di forte criticità sismica. Anche per questi edifici occorrono, a mio parere, con estrema urgenza i finanziamenti suddetti”.
bas04 

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