M5s: dal Governo Renzi il via libera alle trivelle

I consiglieri regionali del M5s, Leggieri e Perrino: “Bugie, solo bugie sul petrolio: Pittella regala la Basilicata e i lucani a Renzi ed alle compagnie petrolifere”

Dicono Leggieri e Perrino: &ldquo;Arriva il regalo di Natale per i Lucani da parte del governo Renzi. Il &lsquo;via libera&rsquo; alle trivelle sta tutto in due commi dell&rsquo;articolo unico del maximendamento farsa presentato dal governo durante una delle notti pi&ugrave; buie della repubblica italiana&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Pittella jr continua a parlare di vittoria sull&#39;art. 38 &lsquo;Sblocca-Trivelle&rsquo;: bugie, solo bugie. Ecco la verit&agrave; che certa stampa continua a nascondere. Con il maxiemendamento &ndash; sottolineano Leggieri e Perrino – integralmente sostitutivo del disegno di legge di Stabilit&agrave; 2015 imposto dal Governo al Senato, viene toccato&nbsp; solo un comma del famigerato articolo 38 (il comma 1-bis), con il risultato che l&rsquo;impianto complessivo della norma &lsquo;Sblocca Trivelle&rsquo;, ad una attenta lettura, risulta addirittura peggiorato rispetto al precedente (gi&agrave; poco commendevole) per le prerogative e i poteri delle Regioni. Prevedendo che le autorizzazioni a trivellare aree molto vaste (anche tutta la regione Basilicata) siano rilasciate previa &lsquo;intesa&rsquo; con la Conferenza unificata Stato-Regioni, Renzi cerca di abbattere il &lsquo;tasso&rsquo; di incostituzionalit&agrave; dell&#39;art. 38. Nel caso di mancato raggiungimento dell&rsquo;intesa tra Stato e Conferenza Stato-Regioni sul &lsquo;piano delle aree&rsquo; interessate dalle trivelle, entro 150 giorni il Ministero dello sviluppo economico invita la Conferenza unificata Stato-Regioni a esprimersi entro un termine non superiore a 30 giorni. In caso di ulteriore&nbsp; mancato raggiungimento dell&rsquo;intesa, lo stesso Ministero rimette gli atti alla Presidenza del Consiglio&nbsp; dei&nbsp; Ministri,&nbsp; la&nbsp; quale,&nbsp; entro&nbsp; 60&nbsp; giorni&nbsp; dalla rimessione, provvede in merito &ldquo;con la&nbsp; partecipazione della&nbsp; regione interessata&rdquo; (ma che, di fatto, anche esprimendo la sua contrariet&agrave; alle trivelle, non pu&ograve; pi&ugrave; opporsi). Quindi, una volta &lsquo;varato&rsquo; a Roma il &lsquo;piano delle aree&rsquo; interessate dalle trivelle, la Regione interessata &egrave; definitivamente estromessa. Fermo restando che le valutazioni di impatto ambientale sono definitivamente scippate alle Regioni e attribuite al Ministero dell&rsquo;Ambiente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&#39;, quindi, evidente &ndash; continuano i consoiglieri del M5s – che l&#39;art. 38 resti palesemente incostituzionale confliggendo con l&#39;art. 117 Cost, comma 3 che prevede, testualmente: &quot;Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: (…) produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell&rsquo;energia (…). Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potest&agrave; legislativa, salvo che per la determinazione dei princ&igrave;pi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;art. 38, poi, &lsquo;aggira&rsquo; i &lsquo;principi fondamentali&rsquo; di cui alla legge 239/2004 che, attuando l&#39;art. 117 Cost., prevede&nbsp; l&#39;intesa obbligatoria con la Regione interessata. Con il nuovo comma 1 bis dell&rsquo;art. 38 tale norma viene elusa: l&rsquo;intesa diventa eventuale. Se non c&rsquo;&egrave; intesa (la Regione non vuole le trivelle), Roma va avanti lo stesso. Quindi &ndash; affermano Leggieri e Perrino – non c&#39;&egrave; alcuna vittoria, Mr. Pittella jr: la sua &egrave; solo grancassa propagandistica che vuole nascondere la nuda e cruda verit&agrave;: la terra lucana, il futuro e la salute dei lucani sono state regalate a Renzi ed alle compagnie petrolifere per &lsquo;30 denari&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non impugnando innanzi alla Corte costituzionale l&rsquo;art. 38 &lsquo;Sblocca Trivelle&rsquo;, Pittella jr. e la sua maggioranza Pd si stanno assumendo una pesantissima responsabilit&agrave; &ndash; concludono i consiglieri regionali del M5s – di far diventare la Basilicata un brullo deserto petrolifero da cui i lucani dovranno scappare&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: