M5s: “Centro Amazon in Basilicata, solite guerre tra poveri”

Perrino, Leggieri e Carlucci commentano l’annuncio fatto dall’ ex Assessore Cupparo. “L' eventuale polo logistico rischia di essere visto come manna dal cielo da parte di un tessuto sociale locale logorato da decenni di politiche industriali sciagurate”

“La pausa estiva non sembra aver portato notevoli miglioramenti all’azione politica del governo Bardi. Nonostante l’ultima seduta del Consiglio regionale abbia visto l’approvazione di una serie di importanti mozioni, dopo qualche giorno, come un fulmine a ciel sereno abbiamo preso atto delle dimissioni dell’assessore Cupparo (non ancora ufficializzate). Onestamente non abbiamo ancora ben compreso le motivazioni alla base di questa decisione e i silenzi della maggioranza sono molto eloquenti”. E’ quanto dichiarano i consiglieri del M5s Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci evidenziando che “Cupparo, evidentemente spiazzato da questo silenzio, si è lanciato in un annuncio di non poco conto che ha scatenato una serie di reazioni nell’opinione pubblica: il possibile insediamento di un centro logistico di Amazon in un’area industriale della Provincia di Potenza”. 

“Un altro aspetto che ci crea non poco sconforto – affermano i tre consiglieri – è quello relativo all’ennesima ‘guerra tra poveri’ scatenatasi a seguito dell’annuncio dell’ex Assessore, cavalcata da chi ne approfitta per fomentare sterili battaglie campanilistiche. L' eventuale polo logistico di Amazon, infatti, rischia di essere visto come manna dal cielo da parte di un tessuto sociale locale logorato da decenni di politiche industriali e occupazionali sciagurate. In una regione che fatica a tenere testa alle politiche industriali di Stellantis, si guarda al modello di Amazon come la panacea per tutti i mali. Forse Cupparo o gli estremisti del campanilismo non sono ben consci delle politiche occupazionali messe in campo dal colosso mondiale della logistica. È pur vero che Amazon offre servizi e sbocchi per consumatori e aziende a livello globale, ma è altrettanto vero che, dal punto di vista della tutela dei lavoratori, il colosso americano, ha mostrato tutte le sue pecche. L’algoritmo alla base delle consegne ultrarapide comporta, infatti, una serie di sacrifici a scapito dei lavoratori ed Amazon, nel corso degli anni, non si è mostrata tanto propensa al dialogo con le organizzazioni sindacali”.

“Invitiamo tutti a frenare gli entusiasmi ed a riflettere su quelle che sono le vere priorità per i cittadini di questa regione – concludono gli esponenti del M5s. Di certo non sarà l’ultraliberismo senza freni a ridare dignità ai cittadini di una regione che dovrebbe lavorare per migliorare i servizi primari come i trasporti, e le infrastrutture ed avviare un processo di crescita intelligente per la valorizzazione delle eccellenze del territorio, altrimenti, il rischio è di rimanere, per l’ennesima volta, terra di conquista per giganti senza scrupoli”.

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