Lucani Insigni 2017, Ignazio Olivieri

Alto impegno in campo medico e amore per i pazienti, due ingredienti che hanno portato alla nascita dell’Irel, un case history d’eccellenza nella sanità nazionale e internazionale nell’ambito della reumatologia e che porta la firma del luminare lucano

Alla memoria del Professor Ignazio Olivieri &egrave; stato conferito il Premio &ldquo;Lucani insigni 2017&rdquo;, istituito dal Consiglio regionale della Basilicata con legge regionale n. 18/2005, al fine di tributare giusto riconoscimento alle personalit&agrave; lucane e straniere, residenti in Italia o all&rsquo;estero che si sono distinte per meriti raggiunti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario e a personalit&agrave; impegnate nella diffusione e nella conoscenza dell&rsquo;identit&agrave; lucana. A ritirare il premio, durante una gremita cerimonia lo scorso 25 marzo, nella chiesa di San Domenico a Venosa, la moglie del compianto luminare, la dottoressa Angela Padula che ha ricordato i progressi compiuti dal Dipartimento di Reumatologia dal giorno della sua istituzione a oggi. Una storia di alto impegno in campo medico, quella premiata dalle massime istituzioni regionali, poich&eacute; il nome di Ignazio Olivieri &egrave; scritto nella storia della medicina locale, nazionale e mondiale. Il Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata, come emerge dal resoconto presentato lo scorso mese di aprile, &egrave; nato alla fine degli anni &lsquo;90 con lo scopo di ridurre i costi dell&rsquo;emigrazione sanitaria per le malattie reumatiche e offrire ai cittadini lucani, soprattutto se affetti da patologie reumatologiche croniche, la possibilit&agrave; di essere curati nella propria regione. Prima dell&rsquo;istituzione del Dipartimento, la Reumatologia non era presente in Basilicata. L&rsquo;assessorato alla Sanit&agrave; decise che la popolazione lucana dovesse avere una sola entit&agrave; reumatologica e non tante piccole realt&agrave; indipendenti e non collegate fra di loro. L&rsquo;allora ASL n.4 di Matera e l&rsquo;Azienda Ospedaliera San Carlo sottoscrissero cos&igrave; un accordo per avere un solo primario. Fu deciso che l&rsquo;Ospedale San Carlo dovesse avere l&rsquo;ambulatorio, gli strumenti (ecografo, capillaroscopio, microscopio a luce polarizzata e densitometro), il day hospital, 8 posti di degenza ordinaria ed un organico di 7 reumatologi. L&rsquo;ospedale di Matera avrebbe dovuto svolgere le stesse attivit&agrave;, fatta eccezione per la degenza ordinaria, ed avere 3 reumatologi. La struttura dipartimentale prevedeva anche la creazione di ambulatori situati sul territorio regionale, gestiti dai 10 reumatologi presenti nel ramo ospedaliero del Dipartimento e da 3 reumatologi operanti nel territorio dell&rsquo;ASP, nell&rsquo;ottica del modello Hub &amp; Spoke ma, allo stesso tempo, aperti alla collaborazione del medico di medicina generale. La nuova organizzazione della sanit&agrave; lucana con due sole Aziende Sanitarie del territorio, una per la provincia di Matera e l&rsquo;altra per quella di Potenza, ha dato un nuovo impulso allo sviluppo del Dipartimento (Delibera della Giunta della Regione Basilicata n. 1789 del 29 Ottobre 2010, stabilendo che gli ambulatori periferici fossero presenti in tutti i Distretti. Purtroppo, si sottolinea nel report, le ristrettezze economiche attuali non hanno ancora consentito il completamento del progetto.<br /><br />I brillanti risultati ottenuti nel corso degli anni dal Dipartimento di Reumatologia, come sottolineato dai responsabili, sono il risultato dell&rsquo;impegno del primario Olivieri. Impegno che il suo team continua a portare avanti con dedizione e totale abnegazione. In particolare, l&rsquo;apporto in merito alla ricerca sulla sindrome di Beh&ccedil;et, di cui &egrave; stato massimo esperto mondiale, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell&rsquo;Ospedale San Carlo e il ministero della Salute ha designato questa unit&agrave; nella Rete Europea delle malattie rare, in particolare nel network ERN (Reti di riferimento europeo per le malattie rare) per la malattia di Beh&ccedil;et. Tra i tanti riconoscimenti tributati a Ignazio Olivieri si ricorda il Premio Hulusi Beh&ccedil;et conferitogli nel 2016 dalla Societ&agrave; turca di Reumatologia. Autore di numerose pubblicazioni, nel 2017, ha condotto importanti ricerche come coordinatore scientifico del gruppo che ha stilato le raccomandazioni SIR per la terapia dell&#39;artrite psoriasica. Citiamo lo studio <em>Recommendations for the use of biologics and other novel drugs in the treatment of psoriatic arthritis: 2017 update from the Italian Society of Rheumatology. Clin Exp Rheumatol. 2017 Nov-Dec;35(6):991-1010. Epub 2017 Nov 28. IF 2.634 </em>realizzato da Marchesoni A., Olivieri I., Salvarani C., Pipitone N., D&#39;Angelo S., Mathieu A., Cauli A., Punzi L., Ramonda R., Scarpa R., Maccarone M., Lubrano E. Secondo il Professor Olivieri, l&rsquo;uso di determinati farmaci biologici risultano pi&ugrave; efficaci nel trattamento dell&rsquo;artrite psoriasica sia sulla componente psoriasica che su quella muscoloscheletrica. All&rsquo;artrite psoriasica, malattia fortemente invalidante, Olivieri ha dedicato la sua attivit&agrave; di ricerca al fine di migliorare la qualit&agrave; della vita dei pazienti. Tale patologia, spesso causa di disabilit&agrave;, impone una diagnosi tempestiva dei primi segnali di artrite psoriasica che pu&ograve; aiutare a prevenire o limitare il danno articolare che compare negli stadi avanzati della malattia. La diagnosi in quest&rsquo;area &egrave; particolarmente delicata in quanto, non esistendo esami specifici da effettuare, &egrave; necessario valutare molto attentamente il quadro clinico del paziente e la sua storia familiare per valutare se esiste anche un fattore ereditario di primo grado che lo pone maggiormente a rischio.<br /><br />Per Ignazio Olivieri la convinzione, da sempre, che in molte delle patologie vi fosse la necessit&agrave; di un approccio e di una gestione multidisciplinare del paziente (rapporti con dermatologi, oculisti, gastroenterologi<img alt="Ignazio Olivieri nel suo studio" src="/consiglionewcma/files/images/03/41/24/24/IMAGE_FILE_3412424.jpg" style="width: 450px; height: 253px; border-width: 2px; border-style: solid; margin: 2px; float: right;" /> ecc.) e in questo lavoro, coordinato da lui, sono state stilate delle raccomandazioni con i gastroenterologi nella gestione dei pazienti con coesistenza di Spondiloartrite e Malattie Infiammatorie Intestinali. A tal proposito, ha pubblicato lo studio: <em>Multidisciplinary management of patients with coexisting inflammatory bowel disease and spondyloarthritis: A Delphi consensus among Italian experts. Dig Liver Dis. 2017 Dec;49(12):1298-1305. doi: 10.1016/j.dld.2017.06.004. Epub 2017 Jun 23. IF 3.061</em> con il gruppo di lavoro Armuzzi A., Felice C., Lubrano E., Cantini F., Castiglione F., Gionchetti P., Orlando A., Salvarani C., Scarpa R., Marchesoni A., Vecchi M., Olivieri I; Italian SpA-IBD Expert Panel Group. Il primo risultato importante ottenuto da questo studio &egrave; stato che, quando 2 gruppi di specialisti, gastroenterologi e reumatologi, sono in grado di condividere e combinare le loro esperienze e conoscenze individuali, &egrave; possibile formulare una proposta pratica per il trattamento di questi pazienti complessi.<br /><br />Un altro recente studio riguarda le strategie terapeutiche nelle Spondiloartriti assiali <em>Therapies of Early, Advanced, and Late Onset Forms of Axial Spondyloarthritis, and the Need for Treat to Target Strategies. Curr Rheumatol Rep. 2017 Feb;19(2):8. doi:10.1007/s11926-017-0633-0. IF 2.865</em> insieme a Akkoc N., Can G., D&#39;Angelo S., Padula A., Olivieri I. Questo studio si propone di fornire un aggiornamento sullo stato attuale delle terapie farmacologiche negli stadi precoci e avanzati della Spondiloartrite assiale (axSpA), cos&igrave; come le sue forme a insorgenza tardiva, e di discutere la necessit&agrave; di trattare strategie mirate in questa entit&agrave;. Tra gli ultimi suoi studi scientifici &egrave; importante citare una review sulla Malattia di Behcet, <em>Behcet&#39;s syndrome in nonendemic regions. Curr Opin Rheumatol. 2017 Jan;29(1):12-16. Review. PubMed PMID: 27684358. IF 4.475</em> realizzato con Leccese P., Yazici Y., Olivieri I. In questo studio il professor Olivieri metteva in evidenza la presenza della Sindrome in alcune aree geografiche, come la &ldquo;via della Seta&rdquo; che attraversa l&rsquo;Italia meridionale. E&rsquo; infatti in quest&rsquo;area geografica che riscontr&ograve; una maggiore presenza della malattia: 16 casi su 100mila abitanti al Sud contro i 4 casi su 100mila abitanti al Nord.<br /><br />L&rsquo;attivit&agrave; di ricerca del Professor Olivieri e il suo amore per i pazienti ha portato alla nascita dell&rsquo;Istituto Reumatologico Lucano diventato presto un case history d&rsquo;eccellenza nella sanit&agrave; nazionale e internazionale, confermando il suo ruolo di centro all&rsquo;avanguardia per diagnosi, cura e ricerca delle malattie reumatiche. La sua scomparsa precoce, all&rsquo;et&agrave; di 64 anni, il 28 luglio 2017, ha lasciato un vuoto incolmabile, ma il suo team prosegue nel solco da lui tracciato, continuando a lavorare affinch&eacute; il suo disegno trovi compiutezza. L&rsquo;eredit&agrave; che ha lasciato alla comunit&agrave; locale e nazionale &egrave; soprattutto un lascito morale, un insegnamento del suo operato volto a promuovere il sistema ospedaliero lucano e a valorizzare l&rsquo;attivit&agrave; di ricerca.<br /><br />Il Professore Olivieri, materano di nascita, si era laureato in Medicina e Chirurgia all&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Pisa il 21 Dicembre 1979 e aveva conseguito il diploma di Specializzazione in reumatologia nel 1983. Dal 1978 al 1992 ha svolto attivit&agrave; di guardia medica notturna, facendo contemporaneamente il volontario in patologia medica e, nel 1993, ha ottenuto un posto come ospedaliero presso il Policlinico di Bologna (S. Orsola-Malpighi), rimanendo in questa struttura in qualit&agrave; di dirigente medico di I livello nella Divisione di reumatologia fino al 1998. Membro della &ldquo;Basilicata Ricerca Biomedica (Brb) Foundation&rdquo;, ha conseguito l&rsquo;idoneit&agrave; al ruolo di professore universitario di prima fascia. Presidente della Societ&agrave; Italiana di Reumatologia nel biennio 2014-2016 e punto di riferimento mondiale per una patologia rara, la malattia di Beh&ccedil;et, della quale Matera ha ospitato un congresso mondiale nel 2016, Olivieri &egrave; stato membro di importanti gruppi di studio internazionali e autore di 350 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali con impact factor. (E. B.)<br /><br /><br />Fonti:<br /><br />Sintesi delle attivit&agrave; del Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata &ndash; Istituto Reumatologico Lucano (I.Re.L) Anno 2017.<br /><br /><em>Recommendations for the use of biologics and other novel drugs in the treatment of psoriatic arthritis: 2017 update from the Italian Society of Rheumatology. Clin Exp Rheumatol. 2017 Nov-Dec;35(6):991-1010. Epub 2017 Nov 28. IF 2.634</em> realizzato da Marchesoni A, Olivieri I, Salvarani C, Pipitone N, D&#39;Angelo S, Mathieu A, Cauli A, Punzi L, Ramonda R, Scarpa R, Maccarone M, Lubrano E.<br /><br />Multidisciplinary management of patients with coexisting inflammatory bowel disease and spondyloarthritis: A Delphi consensus among Italian experts. Dig Liver Dis. 2017 Dec;49(12):1298-1305. doi: 10.1016/j.dld.2017.06.004. Epub 2017 Jun 23. IF 3.061 con il gruppo di lavoro Armuzzi A, Felice C, Lubrano E, Cantini F, Castiglione F, Gionchetti P, Orlando A, Salvarani C, Scarpa R, Marchesoni A, Vecchi M, Olivieri I; Italian SpA-IBD Expert Panel Group.<br /><br />Therapies of Early, Advanced, and Late Onset Forms of Axial Spondyloarthritis, and the Need for Treat to Target Strategies. Curr Rheumatol Rep. 2017 Feb;19(2):8. doi:10.1007/s11926-017-0633-0. IF 2.865 insieme a Akkoc N, Can G, D&#39;Angelo S, Padula A, Olivieri I.&nbsp;

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