Il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro invita la Regione Basilicata a prendere “esempio dalla Regione Toscana che è la prima Regione a varare un piano contro la povertà”. Vaccaro fa riferimento ad un patto da trentasei milioni di euro per combattere la povertà in Toscana. Si parte con un prestito di 3000 euro i cui interessi saranno pagati dalla regione a favore dei lavoratori, precari compresi, che non riscuotono lo stipendio o l’indennità della cassa integrazione straordinaria da almeno due mesi. Le altre misure riguardano invece le famiglie con reddito Isee fino a 24.000 euro: quelle con almeno quattro figli potranno contare su un contributo annuale di 700 euro a cui se aggiungono altri 170 a figlio se la famiglia è ancora piu’ numerosa. Un altro contributo da 700 euro all’anno spetterà alle famiglie con figli disabili e a quelle che nel 2013 hanno avuto un bambino o lo avranno nei prossimi due anni.
“Un insieme di misure – evidenzia Vaccaro – che vanno incontro concretamente alle crescenti difficoltà delle famiglie e dei lavoratori che hanno perso il lavoro. L'ultimo rapporto Istat parla chiaro la povertà è aumentato in Basilicata in un anno coinvolgendo un quarto delle famiglie lucane e persino famiglie con due impiegati e figli minori. Allarmante è l’aumento di quella che freddamente gli esperti di statistica chiamano “povertà assoluta”. Va sottolineato – conclude Vaccaro – il doppio binario del pacchetto, ovvero far fronte a bisogni più immediati delle persone e innescare un meccanismo di crescita che è l’unica soluzione”.
bas 06