‘L’eredità di Ester’, Mollica: rendere reale il suo pensiero

Il presidente del Consiglio regionale e la presidente della Crpo, Angela Blasi, hanno ricordato la figura della compianta Ester Scardaccione. Blasi: “Un’eredità bella e complicata da portare avanti con coraggio e passione”

&ldquo;La ristampa de &ldquo;La Carta di Basilicata&rdquo;, ideata da Ester Scardaccione avvocata e presidente della commissione Pari Opportunit&agrave; della Regione Basilicata dal 1995 al 1997, anno della sua morte, e la sala dove si riuniscono le componenti della Commissione Pari Opportunit&agrave; a lei intitolata, quale segno di riconoscimento per il lodevole lavoro svolto e come monito per il futuro impegno da prestare nell&rsquo;attuazione di una reale parit&agrave; di genere. Due atti, semplici questi di oggi, ma fortemente voluti e sentiti per ricordare l&rsquo;attualit&agrave; del pensiero di una donna che tanto ha dato alla nostra regione&rdquo;. Cos&igrave; il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica, oggi durante la manifestazione &ldquo;L&rsquo;eredit&agrave; di Ester&rdquo;.<br /><br />A 20 anni dalla scomparsa di Ester, come tutti amano ancora chiamarla, la Commissione regionale per le Pari Opportunit&agrave; della Regione Basilicata e il Consiglio regionale della Basilicata hanno organizzato una manifestazione per ricordare le tante battaglie intraprese, il suo lavoro portato avanti con determinazione per la difesa dei pi&ugrave; deboli, le sue qualit&agrave; umane e professionali.<br /><br />&ldquo;&rsquo;L&rsquo;eredit&agrave; di Ester&rsquo;, mai titolo fu pi&ugrave; appropriato per una manifestazione che non vuole solo ricordare ma invitare a fare ancora, perch&eacute; ancora tanto vi &egrave; da fare per le donne lucane, per il rinnovamento della politica e per una nuova progettualit&agrave; dello sviluppo in Basilicata&rdquo;. E&rsquo; cos&igrave; che ha esordito la presidente della Commissione Pari Opportunit&agrave;, Angela Blasi, nell&rsquo;introdurre i lavori. &ldquo;E&rsquo; bello rievocare quanto da lei raggiunto e la passione con cui condiva ogni suo progetto, &egrave; utile ricordare l&rsquo;attualit&agrave; delle sue battaglie, la profondit&agrave; dei suoi pensieri che ancora possono essere linfa per il nostro operato e il suo modo di esprimersi che faceva leva essenzialmente sui verbi fare, condividere, partecipare. Un confronto continuo, &egrave; cos&igrave; che intendeva il suo lavoro da avvocata e l&rsquo;incarico di Presidente della Crpo. Un&rsquo;eredit&agrave; bella, importante e complicata da portare avanti in un momento, quello attuale, in cui i diritti delle donne vengono pesantemente calpestati&rdquo;.<br /><br />Negli interventi che si sono susseguiti presente, sempre, un forte sentimento di stima e riconoscenza per quanto trasmesso in termini di passione e progettualit&agrave; da Ester. Domenico Maroscia, presidente del Consiglio regionale della Basilicata durante la sesta legislatura, dal 1995 al 1997, ha ricordato le tante iniziative ideate da Ester e le sue straordinarie capacit&agrave; che la portavano a relazionarsi, e bene, con il mondo.<br />&ldquo;Una donna straordinaria, una professionista capace, una stratega che sapeva andare oltre – ha sottolineato &ndash; e che avrebbe potuto ricoprire un ruolo politico in questa regione se il destino non avesse avuto il corso che ha avuto. Conservo di lei un ricordo nitido e bello&rdquo;.<br /><br />Commossa Teresa Boccia, gi&agrave; Presidente della Commissione Pari Opportunit&agrave; della Basilicata, unica italiana, nominata tra le 17 esperte al mondo che compongono l&rsquo;Aggi, organismo consultivo sulle istanze di genere, ha parlato di Ester Scardaccione avvocata e presidente della Crpo, ma si &egrave; soffermata anche sulle sue straordinarie qualit&agrave; umane. &ldquo;Ricordo il suo saper fare squadra anche senza mezzi, lanciando il cuore oltre gli ostacoli, la sua delicatezza nel dare voce a chi viveva immersa nella solitudine e nella sofferenza, e ricordo lo sforzo e il coraggio che abbiamo avuto tutte noi, quando la parola si &egrave; spezzata, nel prendere in mano la sua eredit&agrave; e portarla avanti in una regione dove nei tempi passati la donna aveva avuto il coraggio di occupare le terre, varcare i confini nazionali, far studiare i propri figli a costo di enormi sacrifici. Donne lucane che, nel 1995, anno in cui Ester svolse egregiamente il suo ruolo, non avevano grandi possibilit&agrave; occupazionali. Una donna del fare, &egrave; cos&igrave; che mi piace parlare di Ester, una donna protagonista, un&rsquo;amica che ricordo sempre e porto con me in tutte le mie avventure professionali, anche quelle pi&ugrave; ardue, come quella di quando ho varcato le soglie dell&rsquo;Onu&rdquo;.<br /><br />Emilia Simonetti, gi&agrave; consigliere regionale, si &egrave; soffermata sul grande contributo portato da Ester in diverse iniziative, la nascita dell&rsquo;Udi, di Telefono donna, sulla sua capacit&agrave; di essere lungimirante e intuitiva. &ldquo;Chi non ricorda il suo impegno in pagine nere della vita italiana quali il caporalato, lavoro nero e illegale. E oggi, dopo vent&rsquo;anni, quelle idee quanto appaiono attuali.&nbsp; Una donna altruista, Ester, che sapeva tirar fuori il bello che vi &egrave; in ogni persona. A lei debbo oggi le mie esperienze professionali, da lei ho tratto il coraggio per affrontarle, a lei il merito di aver insegnato a tutte noi quanto &egrave; importante intessere relazioni, e che &egrave; sempre possibile allargare gli orizzonti. Ricorder&ograve; sempre il suo sguardo di donna che non si occupava solo delle donne ma che con intelligenza emotiva si interessava di tutti e di tutto&rdquo;.<br /><br />La figlia di Ester, Cristiana Coviello, visibilmente commossa, si &egrave; detta grata per l&rsquo;iniziativa della Crpo e del Consiglio regionale della Basilicata. &ldquo;Di mia madre restano vivi i suoi tanti insegnamenti e i suoi valori, la sua passione per il lavoro e per la parit&agrave; delle donne, un&rsquo;eredit&agrave; preziosa che custodiremo gelosamente per poi trasmetterla ai nipotini&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;intitolazione della sala &ndash; ha concluso il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica – rappresenta il doveroso riconoscimento che tributiamo ad una donna che ha saputo scuotere le coscienze della Basilicata, ma l&rsquo;omaggio pi&ugrave; bello che possiamo a lei dedicare&nbsp; &egrave; di rendere concreto quanto da lei inseguito nelle tante battaglie sulle pari opportunit&agrave;. Il nostro impegno &egrave; di realizzare quanto &egrave; scritto all&rsquo;interno dello Statuto regionale.&nbsp; Occorre continuare la battaglia con gli appuntamenti che si affacceranno sulla scena politica, a partire dalla nuova legge elettorale, che necessita di un ulteriore slancio di condivisione per verificare se ci&ograve; che abbiamo detto e scritto possa trovare accoglimento in maniera pratica e reale. Un altro obbiettivo su cui continuare a lavorare &egrave; poi la ripresa del patrocinio gratuito per le donne che hanno subito violenza. Bisogna istituzionalizzarlo e questo sarebbe un ulteriore passo che la Regione andrebbe a fare per far si che la parit&agrave; sia un fatto effettivo&rdquo;.<br />Presenti alla manifestazioni autorit&agrave; militari, civili e politiche, oltre che tutte le componenti della Commissione Pari Opportunit&agrave; della Regione Basilicata.<br />

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