Il capogruppo dell’Udc segnala il proprio disappunto per la mancata attuazione della legge approvata dal Consiglio regionale su sua proposta nel 2014
“L’inerzia è la massima ispirazione della nostra Giunta”. Con questa affermazione il consigliere regionale Francesco Mollica segnala il proprio disappunto nei confronti della “non più tollerabile inoperosità della Regione”, nell’attuazione della legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis, da lui proposta ed approvata nel 2014. Per questo motivo annuncia la presentazione di un’interrogazione.<br /><br />“Il disappunto – aggiunge Mollica – si fa più forte quando l’inerzia va a discapito dei cittadini, soprattutto in ambito sanitario. La Regione in tale ambito ormai, non solo effettua continui cambi di fronte, si richiami per tutti il comportamento assunto per quanto attiene l’acquisto del Cyberknife per una struttura il cui valore e riconoscimento è stato sancito anche dal Ministero della Salute ma resta inconcludente quando l’applicazione di una norma richiede che la Giunta ponga in essere delle azioni. E’ il caso della legge in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi nell’ambito del servizio sanitario regionale nelle terapie del dolore, approvata nel mese di luglio 2014 e rimasta lettera morta”.<br /><br />“Eppure tale norma non prevedeva ulteriori spese a carico del bilancio regionale, elemento questo che rende ancora più grave il comportamento della Regione”, afferma ancora Mollica che, essendo il promotore della legge, osserva come “in sede di approvazione aveva fatto maturare il convincimento che la molla scattata fosse ascrivibile ad una sensibilità verso tutti quegli ammalati affetti da patologie non guaribili e costretti ad affrontare agonie senza pari”.<br /><br />“Evidentemente – aggiunge ancora Mollica – le valutazioni non sono state corrette, considerato che la Giunta regionale come impegno avrebbe dovuto semplicemente promuovere campagne di informazione e di sensibilizzazione nei confronti degli operatori sanitari per dare attuazione alla legge. In sede di approvazione il sottoscritto aveva preso l’impegno a vigilare e a concentrare gli sforzi affinché la legge non restasse un semplice manifesto promozionale ma esprimesse in pieno la propria validità di strumento per dare una risposta di umanità. Ma nonostante i continui solleciti, ad oggi nulla è cambiato, per questo verrà presentata anche una interrogazione urgente”.<br /><br />“La Basilicata avrebbe potuto essere tra le prime Regioni a dare attuazione a queste norme, ma evidentemente neanche lo scatto di orgoglio, il voler primeggiare, riesce a scuotere le coscienze.<br />Il momento delle attese è finito, deve finire, soprattutto quando i ritardi vanno a discapito di chi non ha tanto tempo e ha diritto a vivere degnamente quello che gli resta”.