Legambiente su piano rifiuti Provincia Matera

Legambiente Basilicata non condivide il Piano dei rifiuti della Provincia di Matera. E all’ente chiede di predisporne uno nuovo “per ottenere almeno il 65 per cento di raccolta differenziata dei rifiuti (limite che la legge impone come minimo, si può fare anche meglio non è vietato) e, soprattutto per realizzarlo in pochi mesi. Dovunque in Italia – dice Legambiente – si sono applicati piani per la raccolta differenziata spinta (il porta a porta o domiciliare) i risultati si sono ottenuti in mesi, non in anni”.
"È sufficiente leggere i giornali di questi giorni per rendersi conto di come il territorio dell’Alto Bradano, gestendo il servizio sotto forma comprensoriale, abbia raggiunto in soli 2 mesi percentuali medie del 60% di raccolta differenziata.
Nella Provincia di Matera – aggiunge Legambiente – i Comuni di Montalbano Jonico e Montescaglioso, senza ricorrere a finanziamenti esterni, senza ricorso alle “pianificazioni” ma semplicemente organizzando sul territorio il servizio finalizzato ad avviare un sistema di Raccolte differenziate, siano stabilmente da anni oltre il 60% di performance.
Stupisce vedere la Provincia di Matera proporre un piano provinciale dei rifiuti incentrato sulla realizzazione di impianti per la produzione di Combustibile Solido Secondario (CSS), con timide previsioni sulle raccolte differenziate mentre giace in qualche cassetto, dimenticato, il piano del Conai realizzato per tutti i Comuni della Provincia.
È chiaro che se applicato – conclude l'associazione ambientalista – il piano porterebbe la Provincia di Matera a “piegarsi” ad una logica impiantistica costosa, non efficiente e non rispettosa dell’ambiente, trasferendo solo il problema dello smaltimento dalla discarica alla termodistruzione".

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