Le voci degli Stati generali della cultura

Matera è l'ultima tappa del viaggio che Il Sole 24 Ore ha compiuto in giro per l'Italia con l'obiettivo di raccontare la cultura e la bellezza del nostro territorio. L'evento, promosso in collaborazione con il Comune di Matera e la Fondazione Matera-Basilicata 2019, ha registrato interesse

“Questo evento rappresenta un momento importante per la Basilicata e il Mediterraneo. Quando parliamo di cultura, non parliamo di un costo, ma di un’industria che genera valore sociale e mette in moto attività per i giovani e le economie dei territori. Matera dimostra come investire in cultura significa investire nei giovani”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, intervenuto stamattina a Matera in occasione della tappa conclusiva degli Stati Generali della Cultura 2025, organizzati dal Gruppo 24 Ore, in collaborazione con il Comune di Matera e la Fondazione Matera-Basilicata 2019. “Ci prepariamo al 2026 – ha aggiunto il governatore – anno in cui Matera sarà Capitale mediterranea della Cultura e del Dialogo. Un risultato estremamente significativo non solo per la città dei Sassi, ma per tutta la regione Basilicata. Questo perché, come già avvenuto durante Matera Capitale Europea della Cultura 2019, porrà il nostro territorio al centro del dibattito, ma soprattutto di un mondo che stabilisce il faro a Matera nell’ambito del Mediterraneo”. Per Bardi, la città dei Sassi si pone come “casa del Mediterraneo” che vuole “produrre cultura”. Dopo aver ringraziato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, “per la disponibilità e il suo impegno per Matera 2026”, il presidente lucano ha annunciato come la Regione “stanzierà tre milioni di euro a sostegno del progetto. Stiamo anche chiudendo l’intesa da un milione con la Rai per le trasmissioni che racconteranno questo importante anno”.

“La cultura ha due caratteristiche: la prima è che rappresenta lo strumento migliore contro le guerre che attraversano il mondo; la seconda è che costituisce uno straordinario volano di sviluppo per l’economia. Per l’Italia la cultura è una miniera d’oro”. Così Fabio Tamburini, direttore Il Sole 24 Ore, intervenuto in videoconferenza a Matera in occasione della tappa conclusiva degli Stati Generali della Cultura 2025. “Poi c’è un altro aspetto importante legato al Mediterraneo – ha aggiunto – di recente l’Unione Europea ha lanciato il progetto relativo a un network sulla cultura mediterranea che coinvolga formazione ed università dei Paesi che si affacciano su questo straordinario mare. Matera è crocevia di tutto questo e auspico che il 2026 sia l’anno per poter fare i primi passi in questa direzione, oltre ad unire tutti i popoli”. “Gli Stati Generali della Cultura – ha dichiarato il sindaco di Matera, Antonio Nicoletti – sono un importante momento di riflessione e confronto sul ruolo delle città nello scenario internazionale. Matera, forte della sua storia millenaria e dell’esperienza di capitale europea della cultura, continua a operare come ponte tra civiltà diverse, favorendo scambi culturali e collaborazioni con realtà di tutto il mondo. È con questo spirito che ci proiettiamo all’appuntamento del 2026, che vedrà Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo, un riconoscimento che conferma la vocazione di una città che vuole essere leader e riferimento internazionale per chi si occupa di sviluppo culturale, innovazione, sostenibilità. Il titolo conferitoci dall’Unione per il Mediterraneo – ha concluso – è un’opportunità per il Mezzogiorno e per l’Italia, diventata in questi anni sempre più autorevole nella geografia Euromediterranea, anche e soprattutto grazie all’impegno del Governo Meloni”. “Esiste un Mediterraneo interno – ha precisato Rita Orlando, Manager Culturale Fondazione Matera Basilicata 2019 – fatto di città che non affacciano sul mare ma che ne custodiscono le dinamiche più profonde: scambi, stratificazioni, rotte culturali. Sono nodi che generano relazioni e visione, e che oggi possono rafforzare in modo decisivo la diplomazia culturale euromediterranea. Per questo servono reti stabili tra le città della cultura: alleanze che affianchino le politiche nazionali ed europee con cooperazioni continue, orizzontali, capaci di produrre conoscenza e progetti condivisi. Il percorso di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 va esattamente in questa direzione, rafforzare la dimensione euromediterranea e contribuire al Patto per il Mediterraneo della Commissione europea”.

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