“La Filef (Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglia) ha formalizzato la sua presenza in Basilicata avviando una riflessione complessiva sui temi dell’emigrazione/immigrazione nella nostra Regione. Il giorno 13 settembre presso la sede della Società Manteca, sita in Via Vaccaro, n. 127, con la presenza di migranti e di associazioni imprenditoriali (CIA e Confesercenti), di rappresentanti del Fernando Santi di Basilicata, della Commissione dei lucani all’estero, rappresentato dal consigliere regionale Luigi Scaglione, del Presidente del Centro Studi “Nino Calice”, Pietro Simonetti, dei rappresentanti nazionali della Filef (rappresentato da Rodolfo Ricci) e da altri soggetti che si interessano di politiche migrazionali a livello nazionale ed internazionale, – si legge in una nota – si è discusso in modo aperto sulla fenomenologia emigrazione/immigrazione. Durante la discussione sono state individuate molte criticità di carattere organizzativo/procedurale/normativo che tendono a marginalizzare e a mettere in secondo piano la rilevanza del fenomeno”.
“Si è discusso soprattutto – aggiunge la Filef – di lavoro e delle possibilità di attuare programmi che riescono ad attivare processi professionalizzanti in favore dei migranti in generale. È stato illustrato un progetto di formazione che a breve partirà in favore di 200 lavoratrici per acquisire competenze nelle attività di assistentato domiciliare e che costituisce una novità rilevante per la nostra regione. Al termine dell’incontro, la Filef di Basilicata ha deciso di proporre a breve , insieme con gli attori presenti all’incontro e gli enti locali, un documento-proposta per rilanciare la “questione emigrazione/immigrazione” nella nostra regione e che verterà fondamentalmente sulla definizione del Piano annuale regionale (2011) sui temi dei migranti, sul consolidamento e sviluppo degli Sportelli informativi in favore dei lucani residenti all’estero, sull’approvazione di una nuova normativa che regolamenti in modo strutturale le politiche migrazionali nella nostra regione e su altri temi (come l’accoglienza, i centri informativi, la regolarizzazione etc.) capaci di individuare soluzioni strutturali al fenomeno,con un vero e proprio piano di ripopolamento e una agenzia regionale per assicurare il lavoro di cura agli anziani”.
BAS 05