Per il consigliere rergionale di Idv “ancora troppe figure professionali ‘introvabili’ da assumere”
“Il paradosso segnalato dall’analisi annuale del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro della difficoltà di reperimento in Basilicata di conducenti di escavatori meccanici ed installatori di impianti idraulici, come accade in altre regioni limitrofe, per il 90 per cento dei casi di assunzione, per il 50 per cento di meccanici riparatori d’autoveicoli e di addetti all’amministrazione, per fermarci ad alcune figure professionali tra le numerose definite ‘introvabili’, deve sollecitare un adeguamento dei servizi di formazione accompagnato da un impegno straordinario per offrire a tutti i giovani la possibilità di conoscere dall’interno il mondo dell’impresa e, nello stesso tempo, far apprezzare alle imprese il proprio talento”. E’ quanto sostiene il capogruppo di IdV in Consiglio regionale, Antonio Autilio, evidenziando che secondo i dati “gli ‘introvabili’ quest’anno nel Paese sono 65mila, ossia il 16,1 per cento delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese (lo scorso anno erano quasi il 20 per cento), ma in alcune regioni e per singoli profili professionali sono vere e proprie primule rosse”.
”Proprio per avviare una svolta nei percorsi di apprendimento in azienda – aggiunge Autilio – tra le iniziative più significative assunte di recente dalla Regione ci sono gli avvisi pubblici per incentivare sia l’apprendistato professionalizzante, sia quello per la qualifica e il diploma professionale, sia quello, d’intesa con l’Università, per la ricerca e per l’alta formazione. Inoltre, va segnalato il progetto ‘Botteghe di Mestiere’, nell'ambito del programma Amva (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale) promosso dal Ministero del Lavoro con il contributo del Fondo Sociale Europeo e gestito da Italia Lavoro, con l'obiettivo di fornire ai partecipanti le abilità per trovare lavoro anche avviando un'attività artigianale in proprio e favorire un processo di riscoperta dei mestieri artigianali tradizionali e di qualità. Purtroppo, la formazione in apprendistato è ancora un punto debole nonostante questa tipologia contrattuale costituisca uno strumento cruciale per l’acquisizione di competenze da parte dei giovani. E’ molto importante sviluppare anche l’apprendistato per il diritto – dovere di istruzione e formazione, che può contribuire ad affrontare il dramma dei Neet, cioè dei giovani, purtroppo sempre più numerosi, che sono al di fuori sia del mercato del lavoro sia del sistema formativo. Di qui la necessità per dare corso alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa sul Testo unico di settore tra la Regione Basilicata, le Associazioni di categoria, dei datori di lavoro e dei lavoratori e disciplinare gli aspetti formativi del contratto di apprendistato, di accelerare l’iter della riforma della legge che organizza la formazione (la legge 33), e contestualmente riorientare la strategia formativa regionale in previsione del nuovo settennio del FSE 2013-2020 raccordandolo con i nuovi istituti previsti dalla Riforma Fornero”.