"Ho ritenuto inviare al Sindaco Altobello una nota come consigliere comunale, ma soprattutto come cittadino di Lavello, di una richiesta urgente di convocazione di una conferenza dei capi gruppo consiliari per discutere sulla riorganizzazione del DDL concernente il riordino dei consorzi di bonifica approvato dalla giunta regionale e in discussione nella terza commissione consiliare regionale". Lo dichiara il Antonio Annale, consigliere comunale Per lavello il Bene Comune.
"Faccio mie tutte le perplessità evidenziate dal personale tecnico-amministrativo del Consorzio di Bonifica Vulture Alto-Bradano per il tentativo di scippare e di accorpare in una unica sede di Matera tutte le attività tecniche e amministrative, chiudendo di fatto la sede del consorzio di Gaudiano di Lavello.
Il ruolo che svolge il consorzio di Gaudiano a servizio di tutta la comunità lavellese è fondamentale per il comparto agricolo e per tutte le imprese agricole, oltre a servire l’area di San Nicola di Melfi che vede la presenza di molte aziende tra queste la FCA che attingono acqua dall’acquedotto rurale.
Non si può pensare – prosegue Annale – di emarginare un territorio vasto, 200 mila ettari di cui 10.000 irrigui, come quello servito dal consorzio di Gaudiano per il solo fatto che l’accorpamento, sulla carta, forse produrrà benefici in termini di migliore efficienza dei servizi e riduzione dei costi di gestione.
Io credo che nell’immediato non sarà così e lo sanno benissimo tutti coloro che oggi cercano di dimostrare il contrario, vedi la questione tribunale di Melfi trasferito a Potenza, la stessa Corte dei Conti ha dichiarato che l’operazione non ha prodotto nessun beneficio, soprattutto economici.
Ricordo a me stesso che la sede che ospita il consorzio di Gaudiano non costa nulla in termini di locazione in quanto fu stipulato con il Comune di Lavello un accordo per la cessione bonaria dell’intero villaggio di Gaudiano sotto la gestione del Consorzio di Bonifica Vulture-Altro Bradano, compreso tutti gli immobili.
Mi chiedo che cosa succederà dell’intero villaggio? Chi si occuperà delle strutture?
Se l’obiettivo è quello di evitare sprechi di risorse pubbliche e di una regione costretta ad intervenire per ripianare i debiti dei consorzi, queste responsabilità vanno ricercate altrove, la politica non può scaricare le proprie responsabilità sull’anello finale che sono gli agricoltori e le imprese agricole che vedranno invece aumentare il disservizio, la perdita del contatto diretto con la struttura di riferimento per risolvere i propri problemi.
“Il Consorzio di bonifica è persona giuridica pubblica a struttura associativa e di autogoverno, amministrato da organi democraticamente eletti dai consorziati e concreta espressione di sussidiarietà nel rispetto del principio costituzionale”, così recita la pagina del sito del consorzio.
Con l’operazione che si vuole mettere in atto si sta minando proprio a quel principio di “sussidiarietà” prima richiamato, che non ha altro scopo di portare il servizio più vicino al cittadino.
Da queste poche considerazioni, nasce la necessità di chiamare a discutere dell’argomento il Consiglio Comunale di Lavello in seduta aperta affinché si scoraggi l’idea di trasferire la sede amministrativa e tecnica a Matera".
Bas 05