"Come Funzione Pubblica CGIL esprimiamo forte preoccupazione per processo di ridimensionamento del sistema camerale, che oggi fornisce importanti e qualificati servizi alle imprese, avviato dal Governo Renzi e che finora si è concretizzato nell’approvazione dell’art. 28 del DL 90/2014 che prevede la riduzione progressiva del diritto annuale riscosso dalle Camere di Commercio fino al dimezzamento dello stesso a partire dal 2017". Lo dichiara Roberta laurino, segretario generale della Fp Cgil Potenza.
"Così come preoccupanti – prosegue – sono gli eventuali esiti di quella che sarà la discussione in Senato sul DDL 1577 dove nell’attuale formulazione dell’art. 9 si prevede un’articolata delega al Governo per una riforma dell’organizzazione, delle funzioni e del finanziamento degli enti camerali, sulla base di alcuni principi e criteri direttivi fra i quali la totale eliminazione del diritto annuale a carico delle imprese, la riduzione dei compiti e delle funzioni e il trasferimento al Ministero dello Sviluppo Economico delle competenze relative al Registro Imprese. Grazie alla mobilitazione nazionale dello scorso 23 luglio e all’opera di sensibilizzazione messa in campo in questi mesi, numerosi sono stati gli emendamenti presentati che scongiurano la definitiva eliminazione del contributo obbligatorio delle imprese e lo stesso trasferimento ad altri enti pubblici delle competenze relative al registro delle imprese che rappresentano una delle attività più importanti e caratterizzanti il sistema camerale. E’ però evidente che anche se dovessero passare gli emendamenti che annullano gli effetti devastanti dell’art. 9 del DDL 1577, rimane aperta tutta la partita del riordino dell’intero sistema camerale e delle risorse del diritto annuale che già allo stato attuale non garantisce la piena sostenibilità del sistema di cui abbiamo già i primi segnali di forte sofferenza anche a livello locale.
E’ necessario, quindi, avviare da subito un confronto serrato tra tutte le parti interessate sia di parte datoriale (Unioncamere Basilicata, Camera di Commercio di Potenza e Matera e Aziende Speciali) che sindacale (Organizzazioni Sindacali Confederali, del Pubblico Impiego e dei Servizi) al fine di trovare le soluzioni utili, sia per garantire i servizi erogati alle imprese dal sistema camerale, sia per garantire a tutti i lavoratori del sistema camerale la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, salariali e professionali.
Non è più rinviabile una discussione a livello regionale che coinvolga tutte le Organizzazioni Sindacali e le rappresentanze dei lavoratori sulle ricadute del processo di riforma sui servizi, sul personale e su quelle che saranno le misure di riorganizzazione.
Per queste ragioni come FP CGIL chiediamo l’apertura immediata del tavolo permanente di confronto sindacale e camerale per gestire a livello regionale il complesso e delicato processo di riordino delle Camere di Commercio, in cui tra i primi obiettivi ci sia quello di addivenire alla sottoscrizione di un protocollo di Intesa che definisca impegni e tappe di questo difficile processo di riorganizzazione del sistema camerale".
BAS 05