“Non sempre le sconfitte elettorali alle amministrative sono foriere di risultati ed analisi negative, anzi, tutt’altro. Costituiscono di fatto la nuova frontiera di un più forte e consolidato rapporto con le comunità che anche i consiglieri di minoranza sanno esprimere legandosi direttamente con forze politiche ed espressioni regionali e nazionali di più ampio respiro”.
Parte da qui l’analisi sui dati elettorali che i rappresentanti dell’area moderata (Centro Democratico, Centristi per l’Europa, Verso la Costituente dell’Area moderata) di Basilicata hanno fatto, valutando i risultati delle elezioni locali. Va evidenziata la buona performance della lista di opposizione a Marsico Nuovo, segnata dalla elezione a consigliere di Massimo Macchia (segretario Provinciale di Cd), e di tanti amministratori locali, solo per citarne alcuni, nei comuni di Calvello (dove la lista ha vinto), Castelsaraceno, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Castelgrande ed Episcopia.
Caso a parte quello di Senise, dove non basterà l’epurazione dal Pd, che in perfetto stile sovietico il neo sindaco ha adottato nei confronti di amici che hanno combattuto una battaglia di libertà, ad allontanare gli stessi, a partire dal candidato Sindaco Luigi Le Rose , dal proprio impegno nel sociale e nella politica attiva a favore dei suoi concittadini.
Proprio la vittoria di un sistema di interessi che si è concentrato contro uno schieramento scevro da condizionamenti di parte, fa capire che l’impegno anche di chi ha perso le elezioni, era finalizzato al bene comune. E questa è la vera novità che in termini di impegno politico ci sentiamo di assumere per sconfiggere i populisti ed i qualunquisti pronti a saltare sul carro del vincitore senza dare conto di una idea di programma reale per la gente di Basilicata. Le emergenze sociali, ambientali, culturali, impongono questo cambio di rotta anche nel governo degli Enti Locali, a partire dal Governo regionale.
E’ da qui dunque che deve ripartire il cammino di un progetto politico dove l’uomo solo al comando conta poco ed ha respiro breve, nel mentre, coalizioni e strutture coordinate su basi identitarie possono portare l’area di Centro-sinistra a vincere le altre sfide elettorali che il 2018 pone all’orizzonte. Dalle politiche alle Regionali”.
bas04