Il presidente del Comitato regionale delle comunicazioni di Basilicata propone tra le emittenti televisive locali, anche on line, un codice etico di tutela dei minori e delle donne
“Il ddl ‘Norme per il sostegno regionale alle imprese di informazione’ deve essere sicuramente più aderente al disposto relativo alla concessione dei contributi, la legge 448/98 e prevedere il riferimento al Roc, all’Ies, così come pure richiesto dalle delibere Agcom”. Lo ha evidenziato il presidente del Corecom, Giuditta Lamorte, nel corso della riunione del tavolo della comunicazione e dell’informazione, promosso con gli operatori del mondo dell’informazione di Basilicata (tv/radio/quotidiani on-line/carta stampata ecc.) per un confronto ed una analisi dettagliata sul disegno di legge predisposto dalla Giunta regionale.<br /><br />“La sinergia nel settore della comunicazione – ha aggiunto – diventa fondamentale al fine di avere una visione di insieme e pragmatica dei problemi. La ‘rivoluzione digitale’ delinea conseguenze nel mondo mediale, sia in termini di trasformazione dell’offerta quanto nelle forme di fruizione. Le dimensioni economiche del mercato dei contenuti digitali sono in salita, questo deve portare ad una rivisitazione del modo di fare informazione e del modo in cui il Corecom deve affrontare nei fatti il modo di espletare le deleghe conferite dall’autorità sempre tenendo in debito conto i diritti fondamentali del cittadino, la tutela del pluralismo e dei minori, i ‘diritti sensibili’ in genere”.<br /><br />“L'innovazione tecnologica portata dal digitale – ha detto Lamorte – mette in crisi l'assetto classico dei media e internet rappresenta un fattore dinamico di accelerazione dell'integrazione tra reti e contenuti, portando il contenuto dell’informazione ad essere sganciato dal supporto fisico, fino al punto da assumere una propria autonomia e centralità, diventando, così accessibile in forme e dimensioni mai conosciute prima e su una molteplicità di device e di piattaforme”.<br /><br />“In un’ottica di centralità dei diritti dei fruitori della notizia – ha continuato - risulta utile promuovere tra le emittenti televisive locali, anche on line, un codice etico di tutela dei minori e delle donne, cui le emittenti possano aderire al fine di garantire agli utenti lucani da un lato che il bisogno del minore a uno sviluppo regolare e compiuto sia un diritto riconosciuto ed attuato al fine di proteggere l’infanzia e la gioventù favorendo la predisposizione di condizioni perché i minori possano vivere una vita autonoma nella società, nello spirito di pace, dignità, tolleranza, libertà, eguaglianza, solidarietà, impedendo che i bambini ed i ragazzi siano sottoposti a interferenze arbitrarie o illegali nella privacy e comunque a forme di violenza, danno, abuso mentale, sfruttamento, dall’altro che le tappe storiche dell'uguaglianza di genere e del cammino delle pari opportunità non vengano immolate sull’altare della mercificazione del corpo femminile”.<br /><br />“Nella stessa ottica di tutela dei diritti degli utenti – ha concluso Lamorte - sarebbe opportuno implementare ed intensificare l’abbattimento delle barriere della comunicazione attraverso un maggior rispetto e una maggiore considerazione delle minoranze linguistiche riconosciute nell’ambito del settore delle comunicazioni d massa”.<br /><br />LC<br />