Lacorazza: disponibili al confronto su Istruzione e formazione

Condivido e ritengo, conoscendone la sensibilità e la passione, che questa sia anche la posizione dell’assessore regionale Viti con il quale abbiamo iniziato un proficuo rapporto di collaborazione, la richiesta avanzata dai  sindacati Cgil, Cisl, Uil, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola sulla riapertura di un confronto su istruzione e formazione. In tal senso massima è la disponibilità della Provincia”.
Lo ha affermato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza.
“Del resto – ha continuato – è da settimane che stiamo mettendo in circolo, nel  dibattito politico ed istituzionale, scelte, iniziative, riflessioni e proposte che partono dalla necessità di puntare sul sapere e di superare la legge regionale 33/2003 sulla formazione e che hanno visto l’Ente attuare un confronto continuo dal  dimensionamento scolastico fino alla recente firma dei Pfl, partenariati forti e stabili in grado di riqualificare la domanda di lavoro e che danno centralità alla scuola pubblica, come più volte affermato assieme all’assessore alla Pubblica Istruzione Rosaria Vicino e all’assessore alla Formazione Vitantonio Rossi. Tutto questo – oggetto di diverse note che provvederò a inviare nuovamente ai diversi soggetti interessati – è stato realizzato, avendo bene in mente gli obiettivi della strategia Europa 2020, con i tre pilastri della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, rispetto ai quali è sempre più urgente una attualizzazione della normativa regionale in materia di formazione e la necessità di rifondare un equilibrio tra saper e saper fare”.
“Viviamo una condizione – ha aggiunto – per la quale qualsiasi riforma deve avere un punto di equilibrio tra la disponibilità di risorse e la qualità dell’offerta formativa. Si tratta di una condizione che rende necessario offrire e offrirsi al sistema, se si vuole migliorarne l’efficacia e l’efficienza a tutto vantaggio degli studenti. Non si può immaginare, dunque, che in questi processi provenga, dalle parti in campo, la richiesta  della “botte piena” e  della “moglie ubriaca”, ovvero che, da una parte, si definisca “invadente” la funzione delle agenzie formative e dall’altra invece, soprattutto per quanto riguarda la Provincia di Potenza, si chieda di costruire risposte per i precari, sia della scuola sia dell’Agenzia in house, così come del resto abbiamo fatto in piena condivisione con i sindacati. È dentro questo sistema che si inserisce il provvedimento “Salvaprecari” che abbiamo inteso, per delega ricevuta e nel confronto avviato, non come un mero esercizio – anche utile per i destinatari – di assistenzialismo ma come un pezzo di riforma complessiva, in grado di garantire maggiore stabilità e qualità al sistema scolastico. Tuttavia, per quanto ci riguarda, era già convocata, per domattina, una riunione tecnica tra uffici e dirigenti scolastici, per fare il punto della situazione ed avviare con immediatezza le attività formative previste dall’avviso”.
Il provvedimento cd. Salvaprecari è infatti pensato sia per potenziare l’offerta formativa, attraverso una risposta ai bisogni formativi degli studenti evidenziati con manifestazione d’interesse dai presidi, che per rispondere al bisogno lavorativo di personale precario ed ATA.. E’ stato quindi pianificato un monte ore di 14.000 ore di docenza e 10.000 di ATA; sono state assegnate (salvo rinunce) 12.090 ore di docenza e 6.300 ore di ATA, per un impegno di  n.377 precari, articolato in 269 docenti e n.108 ATA. La tipologia contrattuale individuata per la platea dei precari interessati è quello del CCNL di settore, tipologia a tempo determinato, con le relative tutele ad esso connesso.  Attraverso questa modalità organizzativa è stato possibile anticipare i tempi di avvio delle attività, con inizio già programmato a marzo 2012. All’atto della definizione dell’AP, la Provincia di Potenza ha individuato attività strategiche per l’innalzamento della qualità dell’offerta formativa, ossia: formare alla competenze chiave (lingue e scienze), integrare alunni con disabilità, formare alla creatività ed all’innovazione.
Infine, tale pianificazione ha consentito una ottimizzazione di risorse economiche che ci consente di guardare con discreto ottimismo al futuro dello strumento. La Provincia di Potenza ha, difatti, già pianificato il Salvaprecari su base triennale, assicurando così l’attivazione del Salvaprecari per i prossimi due anni scolastici (2012-2013 e 2013-2014).
“Penso  – ha concluso Lacorazza – che questo punto di vista, soprattutto a partire dal  documento strategico “Abitare il futuro”, ancora in progress e nel quale sono contenuti strumenti formativi e azioni già presentati a studenti e dirigenti scolastici, sia un punto di vista che guardi al confronto e al metodo della partecipazione come strada privilegiata per arrivare, come auspicato dagli stessi sindacati,  ad ottimizzare le risorse e porre in essere linee di intervento organiche, di durata triennale, per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica”. (r.s.)

BAS 05

    Condividi l'articolo su: