Ius Scholae, Morea: “Tra le proposte di Azione da sempre”

Il Consigliere regionale di Azione e presidente della quarta Commissione consiliare: “La scuola è il luogo in cui prende forma la società di domani”

“Ius Scholae: parliamone.  Parliamo di questi ragazzi e queste ragazze che frequentano le scuole italiane, parlano l’italiano, seguono il percorso d’istruzione previsto dallo Stato Italiano e nelle aule delle nostre scuole diventano uomini e donne che costituiscono il nerbo della nostra società in divenire. E parliamo anche del fatto che, in molti territori, è proprio grazie alla presenza dei minori stranieri che le scuole non chiudono. Lo Ius Scholae è tra le proposte di Azione da sempre. Ad oggi, questi ragazzi devono aspettare di compiere 18 anni per poter ottenere la cittadinanza. Diciotto anni sono un capitolo di vita lungo e fondamentale, in cui sono italiani senza però che l’Italia li riconosca legalmente come tali. Per noi, ai bambini ed alle bambine che nascono qui, o che qui arrivano quando non hanno ancora compiuto 12 anni e frequentano regolarmente la scuola per 5 anni, va riconosciuta la cittadinanza italiana. E lo stesso vale per coloro che entrano nel territorio nazionale prima di aver compiuto 18 anni e siano regolarmente residenti in Italia da sei anni, che abbiano conseguito il titolo conclusivo di un ciclo scolastico o di un percorso di istruzione e formazione professionale, triennale o quadriennale. La scuola è il luogo in cui prende forma la società di domani. È tempo di riconoscerle il ruolo chiave che ha nella costruzione del futuro”.

Lo dichiara Nicola Morea, consigliere regionale di Azione. 

 

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