"Istituzione del Fattore Famiglia Lucano", pdl del gruppo Fi

Presentata nel corso di una conferenza stampa la proposta di legge del gruppo consiliare Pdl – Forza Italia "per dare vita ad una giusta ponderazione di elementi di criticità familiare che il meccanismo dell’Isee non sempre riesce a cogliere"

&ldquo;Una legge per la famiglia di altissima valenza sociale, colmando il vulnus nel momento in cui l&rsquo;Isee non tiene conto di criticit&agrave; importanti&rdquo;. Questo l&rsquo;esordio del consigliere Napoli nel presentare la proposta di legge d&rsquo;iniziativa sua e del consigliere Castelluccio, sulla &ldquo;Istituzione del Fattore Famiglia Lucano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La proposta di legge &ndash; ha spiegato Napoli &ndash; &egrave; fatta di pochi articoli ed &egrave; bene sottolineare la previsione della istituzione di un &lsquo;Osservatorio per l&rsquo;attuazione del fattore famiglia lucano&rsquo; (articolo 4) composto da nove membri di cui tre consiglieri regionali, due della maggioranza ed uno della minoranza, tre rappresentanti delle associazioni familiari pi&ugrave; rappresentative iscritte nel Registro regionale delle associazioni di solidariet&agrave; familiare, un rappresentante delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, un membro designato dall&rsquo;Anci ed uno espressione del mondo accademico. Fondamentale la predisposizione della &lsquo;Clausola valutativa&rsquo; (articolo 5) per il controllo che il Consiglio deve esercitare sull&rsquo;attuazione del provvedimento. L&rsquo;articolo 1 pone in evidenza &lsquo;Obiettivi e finalit&agrave;&rsquo;, mentre l&rsquo;articolo 2 esplicita gli &lsquo;Ambiti di applicazione del fattore famiglia lucano&rsquo;. I &lsquo;Principi per la determinazione dei criteri e delle modalit&agrave; attuative del fattore famiglia lucano&rsquo; sono materia dell&rsquo;articolo 3&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La pdl&nbsp; – ha puntualizzato il consigliere – &egrave; diretta a favorire azioni in grado di sostenere la nascita ed il consolidamento della famiglia, incrementando la capacit&agrave; delle policy di intercettare i bisogni reali dei nuclei familiari e consentendo ai decisori istituzionali la giusta ponderazione di elementi di criticit&agrave; familiare che il meccanismo dell&rsquo;Isee non sempre riesce a cogliere. Siamo, dunque, al cospetto dii una proposta di legge che non applica misure, ma semplicemente introduce criteri ulteriori ed integrativi rispetto a quelli strettamente patrimoniali, al fine di&nbsp; determinare le condizioni di fruibilit&agrave; dei servizi del welfare regionale&rdquo;.<br />&ldquo;L&rsquo;Istat &ndash; ha precisato Napoli – annualmente segnala un drastico calo delle nascite, cui segue una consistente riduzione della popolazione che &egrave; pi&ugrave; intensa in Basilicata, dove il tasso di incremento naturale della popolazione (differenza tra tasso di natalit&agrave; e tasso di mortalit&agrave;) &egrave; negativo (meno 3,8) e pi&ugrave; severo di quello medio nazionale( meno 2,3). Secondo, inoltre, la recente indagine OsservaSalute &ndash; aggiunge – la nostra regione si colloca al secondo posto tra quelle d&rsquo;Italia meno prolifiche, dopo la Sardegna, facendo registrare un tasso di natalit&agrave; di 1,12 figli per ciascuna donna contro una media nazionale di 1,29&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Doveroso domandarsi &ndash; a parere di Napoli – quanto tali dinamiche possano essere determinate dalla mancanza di idonee politiche di sostegno alla famiglia sotto l&rsquo;aspetto del miglioramento delle condizioni di vita delle stesse. L&rsquo;attuale contingenza economica, resa evidente, con riguardo alle famiglie, dall&rsquo;incidenza della povert&agrave; relativa che si attesta in Basilicata, secondo l&rsquo;Istat, al 25,1 per cento (vale a dire che 1/4 della popolazione regionale ovvero una famiglia di due componenti vive al di sotto della linea di povert&agrave; fissata dall&rsquo;Istat in 1050,95 euro al mese) rende evidente la necessit&agrave; di interventi strutturali e complessivi che vadano a definire finalmente il ruolo sociale della famiglia, partendo dal giusto riconoscimento dei carichi di cura e di assistenza che la stessa svolge in favore dei propri componenti, con evidenti risparmi di spesa per lo Stato ed i minori enti pubblici&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In Basilicata &ndash; ha proseguito il capogruppo consiliare di Forza Italia – la percentuale di popolazione a rischio povert&agrave; o esclusione sociale (indicatore previsto dalla Strategia Europa 2020 e che esprime la percentuale di persone che si trova in almeno una delle seguenti tre condizioni: vivono in famiglie a bassa intensit&agrave; di lavoro, vivono in famiglie a rischio di povert&agrave; o in famiglie in condizioni di grave deprivazione materiale) &egrave; passata dal 37,3 per cento del 2007 al 41,5 del 2015, con un incremento nell&rsquo;intervallo di tempo 2007-15 del 4,2 per cento, vale a dire quasi doppio rispetto all&rsquo;incremento medio nazionale(+2,7)&rdquo;.<br /><br />Il consigliere Castelluccio ha sottolineato come: &ldquo;L&rsquo;ambito di applicazione del &lsquo;Fattore Famiglia Lucano&rsquo; &egrave; quello propriamente riconducibile agli istituti del welfare regionale, dall&rsquo;&rsquo;accesso agli alloggi dell&rsquo;edilizia residenziale pubblica alle azioni di sostegno atte a rendere effettivo il diritto allo studio, dagli ambiti sociali delle prestazioni sociosanitarie ai servizi atti a facilitare l&rsquo;accesso al lavoro, senza dimenticare le ulteriori misure di carattere socio-assistenziale finanziate mediante risorse non derivanti dalla fiscalit&agrave; generale. Una proposta di legge &ndash; ha concluso &ndash; che ha la finalit&agrave; di porre rimedio a decenni di politica sociale sbagliata da parte del centro sinistra e che tenta di rimettere in equilibrio la vita di tante persone abbandonate a se stesse con l&rsquo;ormai atavica promessa di soluzioni&nbsp;aleatorie e&nbsp;provvisorie, oltretutto rivelatesi una chimera&rdquo;.<br />

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