"Un plauso alle forze dell'ordine per l'operazione antiusura condotta nel Lagonegrese e un plauso alla Procura per aver saputo mettere insieme, in maniera sinergica, i Carabinieri e la Guardia di Finanza". Lo dichiara Don marcello Cozzi, presidente della Fondazione antiusura "Interesse Uomo".
"Apprezziamo anche la richiesta della Procura di aver voluto la Fondazione al suo fianco in questa operazione: è da maggio, infatti, che la fondazione Interesse uomo assiste le vittime di usura. Questa inchiesta mette in evidenza il fenomeno era già presente nel territorio e che è stato alimentato ancor di più dalla crisi in atto.
Per i piccoli imprenditori – sottolinea Don Cozzi – è sempre più difficile accedere al credito a causa della burocrazia e di quel Patto di stabilità che non permette agli enti di pagare costringendo gli imprenditori, in molti casi, a rivolgersi agli strozzini. La zona del Lagonegrese, cerniera tra Campania e Calabria, è sempre più a rischio. Questa operazione ha permesso di individuare un'ottantina di vittime tra l'Alto Cosentino e il Vallo di Diano. La Procura di Lagonegro ha dimostrato che il fenomeno esiste ed è un problema reale. L'usura c'è: basta cercarla".
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