Una Delegazione di Maestri del Lavoro di Basilicata, guidata dal Console Regionale Antonio Papaleo e composta dal Console Pro.le di Potenza Raffaele Gifuni, dal Vice Console Prov.le di Potenza Rocco Molinari e dal Tesoriere Rocco Laguardia, proseguendo la programmata fase di incontri con i Segmenti Organizzati della Società di Basilicata, ha incontrato nella mattinata del 14 settembre c.a. il Segretario Generale della CGIL Lucana Antonio Pepe.
Un incontro estremamente positivo – spiega una nota della Fml – per l’ampiezza degli argomenti affrontati, ma anche per l’opportunità di ricordare la recente onorificenza conferita il 1° Maggio 2011 ad una sindacalista storica della CGIL la MdL Beatrice Galasso, a sottolineare i tanti luoghi comuni sulla figura del sindacalista/ lavoratore, ritenuto a torto una sorta di lavoratore “imboscato”.
Comunemente si è convenuto di rilanciare nell’immaginario collettivo la figura del “Maestro del Lavoro”, specie nella presente stagione di crisi che, attraversando l’intero Paese e il Mondo Occidentale più in generale, colpisce in modo violento la Basilicata costretta al triste primato della povertà e con sacche di inoccupazione e disoccupazione di particolare drammaticità ; da qui. l’urgenza di avviare una nuova stagione di sviluppo, a partire dalla pratica attivazione del “Patto di Sistema – Obiettivo 2012”,attraverso cui sarà possibile tornare a restituire dignità al cittadino, non più marginalizzato, a causa del suo mancato impegno nel contribuire con il lavoro alla emancipazione ed alla costruzione del creato. Per questo, non è peregrino ribadire che la Società ha bisogno di aumentare il tasso di impresa, purché quest’ultima non sia semplicemente informata dal profitto, ma sia capace e pronta ad avvalersi della risorsa giovani e donna , ma sapendo puntare ad un lavoro decente e che non induca all’umiliazione. Umiliazione e degrado sotteso al triste e sempre crescente fenomeno del lavoro nero e lavoro sommerso, causa non solo di evasione e sfruttamento, ma anche di precarietà rispetto alle norme di sicurezza a cui non riescono a corrispondere strumenti quali l’Ossevatorio sui posti di lavoro, che sebbene allertati sono rimasti inattivi.
Il Segretario Generale Pepe non ha mancato di farsi promotore presso l’articolato sistema confederale della sua organizzazione perché si possa rilanciare la figura del “Maestro del Lavoro” e con essa la centralità che il lavoro stesso possa e debba assumere.
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