L’esponente di Fdi-An riferendosi agli incarichi affidati dal Commissario dell’ex A.A.T.O. al candidato a Sindaco di Potenza nelle scorse amministrative, chiede di conoscere “le modalità ed i criteri che sono stati utilizzati per la scelta”
“Con le Determine n. 42 del 17/06/2014 e n. 61 del 23/10/2014 del Commissario della Conferenza Interistituzionale Idrica, meglio nota come ex A.A.T.O. Basilicata, Angelo Nardozza, sono stati affidati due incarichi all’avvocato Luigi Petrone, candidato a Sindaco della città di Potenza a capo della coalizione di centrosinistra nelle scorse amministrative, per l’importo rispettivamente di € 20.182,19 e € 16.237,50, per la difesa legale dell’Ente in due procedimenti giudiziari”. Lo rende noto il consigliere regionale Gianni Rosa (Lb-Fdi) che afferma: “Due incarichi consistenti, degni della caratura professionale dell’avvocato Luigi Petrone, presso un altro carrozzone pubblico, messo su dal centrosinistra lucano con l’obiettivo di dispensare prebende tra gli amici del Sistema, visto che è un Ente nato due anni fa e chiuso con la scorsa legge di stabilità e che le sue attività sono rimaste sempre su carta a mai attuate”.<br /><br />“E infatti – prosegue Rosa -, il primo incarico viene affidato una manciata di giorni dopo il ballottaggio per il Comune di Potenza, avvenuto l’8 giugno. Siamo malpensanti? Forse. Tuttavia, il breve lasso di tempo tra le elezioni e il conferimento dell’incarico fa pensare ad una sorta di ristoro per la faticosa campagna elettorale”.<br /><br />“Abbiamo presentato due interrogazioni al presidente Pittella – sottolinea l’esponente di Fd-An – per conoscere le modalità ed i criteri che sono stati utilizzati per la scelta del professionista a cui affidare tali incarichi. Siamo convinti che l’avvocato Luigi Petrone sia un ottimo avvocato e una brava persona. Siamo anche convinti però che l’Avvocato è sempre un ‘Uomo del Sistema’, quel sistema clientelare immorale ed ingiusto che antepone le conoscenze e le amicizie politiche sopra ogni cosa. E questi incarichi ne sono la riprova. Diversamente, l’Avvocato Petrone, oggi Presidente del Consiglio comunale, avrebbe dovuto ravvisare l’inopportunità di assumere la difesa delle Ente. Ma non sono problemi che sfiorano i membri della casta Pd lucana. A loro interessa solo quanto ci possono guadagnare”.<br /><br />“La spartizione dei soldi pubblici tra ‘gli amici e gli amici degli amici’ – conclude Rosa -continua in barba ai Lucani. Viene da pensare che a furia di dividersi soldi ed incarichi si siano divisi anche l’onorabilità”.<br />