Inaugurazione della mostra “Segni di luce a trame d’oro”

Con l'inaugurazione della mostra “Segni di luce a trame d’oro. I paramenti liturgici della diocesi di Tricarico” il 6 aprile alle ore 18,00 nel Museo Diocesano di Tricarico prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Tricarico, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
L’esposizione – spiega una nota dell'Arcidiocesi di Matera-Irsina –  riguarderà una selezione dei preziosi paramenti liturgici in tessuti pregiati e ricami, tra gli altri in oro argento, dei secoli XVI-XIX di proprietà della Diocesi. Il percorso si sviluppa in una linea diacronica e tematica: attraverso i secoli si evidenziano le committenze episcopali, canonicali, devozionali, nobiliari e abbaziali. Esso si compone di elementi di parati quali piviali, pianete, dalmatiche, stole, manipoli, veli omerali ed altri sacri lini per la liturgia.
L’evento espositivo si fonda scientificamente su una ricerca inedita nell’ambito della storia del tessile liturgico, svolta da Maria Pia Pettinau Vescina, e della sua iconografia nella diocesi di Tricarico. L’indagine è stata condotta attraverso la ricostruzione dell’uso dei paramenti nell’orizzonte della storia della chiesa, svolta da mons. Ugo Dovere, dell’arte locale grazie ad uno studio di Renato Ruotolo e attraverso le fonti d’archivio, curato da Carmela Biscaglia. Il progetto è stato coordinato dal Direttore del MuDiT, l’allestimento curato dall’arch. Sabrina Lauria.
L’obiettivo della mostra si inserisce a pieno nell’attività dell’Ufficio Beni Culturali ed Arte sacra della Diocesi e del MuDiT-Museo Diocesano di Tricarico: la missione evangelizzatrice della Chiesa passa attraverso la promozione umana ed il servizio al territorio, la valorizzazione delle peculiarità locali, l’inculturazione della fede, la tutela, la ricomprensione e la fruizione del patrimonio storico-artistico in chiave pastorale e spirituale.
In particolare, l’intento è quello di scandagliare un ambito caratterizzante la vita della chiesa, cioè quello liturgico, attraverso il quale ricostruire una concezione di Chiesa che nei secoli è maturata, da cui è scaturita quella visione di uomo e quella identità di popolo che ha reso unica questa comunità.
La mostra, che rientra nel Cammino delle letture, rimarrà aperta fino all'1 settembre 2019.

Bas 05

  

    Condividi l'articolo su: