“Mentre è in atto nel Paese la caccia ai posti per accogliere i profughi maghrebini che continuano a sbarcare a Lampedusa con costi altissimi per lo Stato italiano soprattutto per il ricorso ad alberghi o comunque a strutture ricettive da riorganizzare e rendere ospitali, perché non pensare a tanti nostri piccoli paesi e contrade rurali dove, come è noto, esiste un patrimonio abitativo non utilizzato? “. E’ l’interrogativo del segretario regionale della Basilicata della DC Giuseppe Potenza, lanciando la campagna “accoglienza all’immigrato” che – spiega – punta su due elementi semplicissimi: dare un alloggio ad una famiglia di immigrati e ricevere una risorsa umana e produttiva di cui tanti nostri paesi ridotti a poche centinaia di residenti hanno assoluto bisogno se vogliono pensare ad un futuro. Sarebbe sufficiente – continua Potenza – che il Governo italiano destinasse un quinto della spesa necessaria alla gestione della attuale fase di emergenza (si pensi ai Centri permanenti con tutti i disagi per quanti ci vivono per mesi) in parte come incentivo diretto per l’ospitalità e in parte ai Comuni per la gestione dei servizi di prima accoglienza per ottenere risultati importanti. Tra i risultati il ritorno della presenza umana, di bambini e giovani nei nostri comuni ma anche l’opportunità di manodopera specie agricola che come sanno i titolari di aziende specie zootecniche da noi registra una grande carenza per la nota indisponibilità dei nostri giovani a fare i pastori e gli allevatori.
Infine sul piano della solidarietà civile e umana – conclude il segretario DC – per le nostre popolazioni sono certo è un gesto che viene dai nostri valori solidaristici ed altruistici che ci caratterizzano come terra dell’accoglienza e della solidarietà in grado di fare terra bruciata nei confronti di ogni forma di intolleranza e di razzismo.
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