Le figure di maghe, sibille e poetesse, i cuori gentili, la passione d’amore, il Cantico delle Creature reinterpretato dai cantori di oggi, i legami inaspettati tra Federico II e Francesco d’Assisi, uomini estremi non estremisti, il potere dei soldi contro il potere dell’arte, l’attualità delle storie d’amore e di cavalieri. Sono stati questi i temi attraverso cui il Medioevo è stato riletto e raccontato in Basilicata in occasione del Festival “Fantastico Medioevo”, con la direzione artistica del poeta e scrittore Davide Rondoni, organizzato nell’ambito del progetto promosso dalla Giunta regionale di Basilicata e coordinato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con Apt Basilicata, Lucana Film Commission, Regione Normandia, con la direzione scientifica del prof. Fulvio Delle Donne.
Nelle otto date di settembre, il Festival ha avuto come palcoscenico alcuni dei luoghi simbolo del Medioevo lucano: i Castelli di Melfi, di Monteserico, a Genzano di Lucania, e di Lagopesole, ad Avigliano, le Cattedrali di Acerenza e di Melfi, i borghi di Palazzo San Gervasio, Forenza e Lavello.
Ad animare questi luoghi con spettacoli e concerti fra poesia, teatro, musica e danza sono stati artisti del panorama nazionale come Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Massimo Popolizio, David Riondino, lo stesso Rondoni, insieme a i Rione Junno, realtà storica della musica etnica italiana, la poetessa Antonella Radogna, l’attrice Paola de Crescenzo, la giornalista e scrittrice Lorenza Fruci, la danzatrice Arianna Balestrieri, la Stupor Mundi Orchestra guidata dal cantante, compositore, musicista Raffaello Simeoni, l’Orchestra popolare di Musica Italiana dell’Auditorium di Roma, il musicista Giuseppe Oliveto, il poeta ed economista Marco Amore, il musicista e musicologo Stefano Albarello.
«Fantastico Medioevo è stato scoperta, bellezza, incontro tra le arti, approfondimenti – evidenzia il direttore artistico Davide Rondoni – . Insomma, cultura e arte che catalizzano i desideri di bellezza di verità di giustizia che animano i cuori assetati in un mondo – oggi come nel Medioevo – difficile e dentro gli spasmi del dolore. Ma appunto, analogamente al Medioevo e alla sua prodigiosa fantastica cultura, tali desideri vengono sospinti verso una più profonda fame di generazione e rigenerazione, senza nulla censurare e tutto leggendo con questa speranza. Il mio grazie agli amministratori, ai politici, agli artisti, ai tecnici che hanno reso memorabile questo primo anno di Festival diffuso (e che ancora riserva novità “fantastiche”) – arrivederci, dunque».
«Siamo soddisfatti della risposta del pubblico al programma artistico proposto, che ha riportato alla luce la dimensione poetica e “contemporanea” del Medioevo – spiega Rita Orlando, manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019 -. La partecipazione è stata attenta e calorosa, con diversi affezionati che hanno seguito tutto il ciclo degli appuntamenti. Fondamentale per la buona riuscita del Festival è stata la collaborazione delle amministrazioni comunali, delle diocesi, dei Musei ministeriali e delle associazioni che hanno lavorato con noi per l’attivazione delle comunità e mettendo a disposizione i luoghi iconici della Basilicata medievale. A loro va il nostro ringraziamento per aver contribuito a fare di Fantastico Medioevo un progetto corale, che parte dai territori mettendone in luce le radici storiche su cui costruire una nuova offerta culturale e turistica. Il Festival continua a dicembre con un appuntamento speciale, BasiliCanta: una performance collettiva, guidata dal maestro Ambrogio Sparagna, che coinvolgerà i cori di diversi comuni uniti nel segno del canto popolare».