Il cardiochirurgo Tesler in visita al San Carlo

“Nel suo ritorno a Potenza, Ugo Filippo Tesler non poteva rinunciare all’incontro con il suo San Carlo, l’ospedale in cui ha lavorato per 23 anni e che ha contributo in maniera decisiva a trasformare in un punto di riferimento nazionale per la cardiochirurgia e non solo”. Lo ricorda l’ufficio stampa del San Carlo.
Giunto ieri a Potenza per presentare del suo ultimo volume (Viaggio nel cuore, Utet) Tesler, accompagnato da uno dei tanti “allievi” (sono ben nove i cardiochirurghi formati al San Carlo e oggi assurti al rango di primari), Archimede Leccese, è stato accolto dal direttore generale, Giampiero Maruggi, col quale ha avuto un lungo e proficuo scambio di opinioni.
“Sono qui – ha spiegato Tesler – per due ordini di ragioni. La prima è, ovviamente, di non sottrarmi all’appello degli affetti”. Affermazione per nulla retorica se si considera che l’attraversamento del corridoio centrale ha richiesto decine di soste per salutare le tante persone che hanno voluto tributare il segno forte di un legame che il passare del tempo non ha dissolto. “La seconda ragione – ha concluso il professore – è che mi fa piacere non fare mancare il mio contributo, in questa fase di così complessa transizione per la disciplina cardiochirurgica, a una realtà che ha rappresentato un pezzo importante della mia storia professionale e personale”.
Nel ringraziare Tesler per tutto quello che ha rappresentato per l’ospedale e la sanità lucana, il dg Maruggi ha avuto modo di chiarire il suo punto di vista sulla questione: “La gloriosa storia del San Carlo, di cui il professor Tesler è stato un pezzo significativo, portato al massimo valore da un’anticipatrice capacità di fare sistema, non è un cimelio da conservare in bacheca. La possibilità di costruire un futuro adeguato al fabbisogno di salute di qualità espresso dai lucani si coniuga con la capacità di riannodare i fili con questo passato e di mettere in rete e ottimizzare tutte le risorse disponibili: professionalità, logistica, tecnologia. In una visione strategica che tenga conto, ovviamente, dei nuovi scenari clinici, tecnologici e finanziari”.

bas 07

    Condividi l'articolo su: