‘Il cammino delle riforme’, i Pu ne discutono ad Atella

Scaglione:“Esiste una questione di riequilibrio non solo tra le province di Potenza e Matera, ma anche delle aree del Vulture Melfese e del Metapontino in una sorta di riprogrammazione di uso delle risorse”

Primo incontro tematico dei Popolari Uniti della provincia di Potenza. Ieri sera, ad Atella, durante la festa provinciale del partito si è discusso di riforme. Al centro del dibattito la ridefinizione dei compiti e dei poteri istituzionali degli enti territoriali, così come emerge a livello regionale dalla ridefinizione delle Province, dalla costituzione delle unioni dei Comuni e da una nuova riscrittura dello Statuto regionale.

“Esiste, a parere dei Popolari uniti, una questione di riequilibrio non solo tra le province di Potenza e Matera, ma anche delle aree del Vulture Melfese e del Metapontino in una sorta di riprogrammazione di uso delle risorse troppo spesso condizionate, come hanno lamentato gli amministratori comunali della zona, dai programmi di azione operativa che drenano risorse funzionali ai servizi solo in alcune aree e, in particolare, in quelle oggetto di estrazioni petrolifere”. “Eppure, sostengono i Popolari, in altre zone del territorio non mancano le emergenze ambientali, come nel caso della Fenice, o quelle di natura occupazionale come nel caso della Val Basento o del comparto industriale della Fiat. Fare presto e bene la riforma più volte enunciata del sistema di governance agricola regionale, abbattere la burocrazia che impone 40 certificati per avviare una piccola impresa”.

Sui temi squisitamente politici, “riaffermazione di una partecipazione attiva alle dinamiche del Cento-sinistra che non significa incondizionata fiducia ad un sistema di gestione dei governi univoca o frutto di compromessi interni” sono intervenuti il Capogruppo alla Regione, Luigi Scaglione e il Segretario regionale Antonio Potenza.

“La riproposizione di vecchie schemi correntizi o di battaglie di posizionamento tra anime diverse del maggior partito della coalizione – hanno sottolineato – fanno alimentare i dubbi nella gente di Basilicata sulla capacità di sostenere il peso delle nuove sfide per realizzare un modello di sviluppo capace di sconfiggere la crisi occupazionale e nel contempo aumentare il distacco tra eletti ed elettori. Sul petrolio, il memorandum, fino a prova contraria, resta la stella polare delle intese Regione- Governo, anche con le sue ricadute economiche sul sistema infrastrutturale”.

“La riconferma di un'adesione al Centro-sinistra – hanno concluso – significa per i Popolari uniti un cammino di coerenza che esige altrettanta coerenza da parte degli altri attori del confronto”. Critiche sono giunte ai grandi partiti sulla non volontà di modificare la legge elettorale.
  

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