I Popolari uniti: innovazione, rinnovamento e riforme

In un Convegno a Melfi il segretario Potenza e il capogruppo Scaglione hanno sottolineato la necessità di “provare a disegnare un futuro nuovo per la nostra regione”

Sulle emergenze lucane, con le vicende legate alla tutela dell'ambiente, alle politiche sociali ed al corretto utilizzo delle risorse, “i Popolari uniti sono pronti a fare la loro parte con coerenza e con la sua classe dirigente, come accade negli enti dove sono chiamati a partecipare al governo delle scelte che in Regione invece è condizionato da un processo politico dove il maggior partito della coalizione ha deciso di stringere patti forti con anime politiche poco evidenti e radicate sul territorio”. E’ quanto hanno sostenuto il segretario dei Popolari uniti Antonio Potenza e il capogruppo alla Regione, Luigi Scaglione, in un convegno che si è svolto ieri a Melfi. I Popolari uniti ritengono che bisogna “provare a disegnare un futuro nuovo per la nostra regione partendo dall'analisi delle condizioni sociali che i nuovi scenari imporranno al Governo regionale. Ed in questo il Centrosinistra non può inseguire modelli nuovi in ogni occasione ma puntare diritto ai processi di innovazione, rinnovamento e riforme che utilizzando bene le risorse sappia dettare l'agenda regionale raggiungendone gli obiettivi”.

Nel dibattito che è seguito il presidente della regione Vito De Filippo ha ricordato che il territorio lucano è stato interessato da riforme forti, e la Regione ha dovuto fare di necessità virtù se si pensa ai tagli nel settore della sanità o alla forte riforma del sistema di governance già inaugurato con l'avvio delle aree programma copiato in altre Regioni italiane.

Mentre Scaglione e Potenza hanno parlato di un sistema sanitario “condizionato da ticket iniqui, da una probabile chiusura di strutture ospedaliere che allungheranno il divario tra centro e periferia e di quel sistema di riforme che da tempo avrebbero dovuto interessare i settori dell'agricoltura e dei consorzi industriali ma che invece languono nei cassetti regionali”.

Il vento impetuoso dei cambiamenti avanza rischiando di travolgere anche le buone intenzioni. Ma le dinamiche economiche rischiano di tagliare le gambe al processo politico di innovazione, come sostenuto dall'economista Nino D'Agostino che ha ricordato come sia nei fatti necessaria una riforma del sistema formativo incapace oggi di colmare i vuoti nel mondo del lavoro con professioni e mestieri che i nostri giovani affidano ai ricordi inseguendo invece il mito della laurea o del posto fisso.

Dinamiche nuove per quello che significano sulle scelte da fare nel prossimo futuro e sulle quali il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, non si è sottratto anticipando la volontà di guardare dentro il progetto politico con un segnale di discontinuità e attraverso la riscrittura di un programma di governo che sia in linea con i dettami che la nuova stagione nel Paese impone. Un confronto a tutto campo a cui hanno preso parte anche il segretario del Psi e sindaco di Melfi Livio Valvano e l'assessore al comune di Bari Francesco Albore che con il suo movimento civico pugliese ha aderito al progetto politico dei Popolari uniti unitamente ad alcuni consiglieri comunali della Puglia.

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